Prima Impressione: Scopri Come Creare un Impatto Indimenticabile

**Prima Impressione**

Mamma, ti presento Fiamma, disse Luca con un imbarazzo appena accennato, indicando la ragazza che aveva portato a casa a unora così insolita.

Buonasera, rispose Anna, squadrando con sguardo severo lospite inaspettata. Che orario delizioso per fare conoscenza! Mancano cinque minuti a mezzanotte

Avevo detto a Luca che era troppo tardi, si giustificò subito Fiamma, ma lui mi ascolta? Testardo come un mulo!

«Bella mossa», pensò Anna, amareggiata. «Si scusa e lo dipinge come un tiranno. Non mi piace per niente questa qui.»

Entrate pure, sospirò prima di ritirarsi in camera senza aggiungere altro.

Che poteva fare, dopotutto? Cacciare il suo unico figlio in piena notte? Per una sconosciuta? Se volevano vivere insieme, pace. Una madre è lì per proteggere suo figlio e aprirgli gli occhi. E Anna, lei, ci avrebbe pensato presto. Luca avrebbe rimandato la sua ragazza da dove era venuta, senza rimorsi. Anzi, ne sarebbe stato sollevato!

Tutta la notte, Anna rimuginò il suo piano per estromettere Fiamma dallappartamento.

No, non era contraria al matrimonio di Luca. A trentanni, era ora che si mettesse su famiglia.

Ma non con lei!

Primo, era molto più giovane. Segno che aveva la testa fra le nuvole.

Una moglie, lei? Una madre? Una padrona di casa?

Poi, il suo comportamento parlava chiaro: presentarsi a casa degli altri a unora indecente, senza neanche scusarsi! E per di più, aveva osato accusare il suo adorato figlio senza motivo

E poi, aveva passato la notte!

Era la prima volta per lei, o unabitudine?

Insomma. Anna, semplicemente, non la sopportava.

E quindi, presto o tardi, anche Luca avrebbe fatto lo stesso.

A che perdere tempo con lei?

Il piano diventò inutile.

Fiamma stessa le offrì tutte le occasioni per mettere le cose in chiaro.

Il primo segnale arrivò già al mattino.

Si chiuse in bagno per unora intera.

Luca, impotente, girava per lappartamento, sempre più furioso.

Tesoro, che succede? chiese Anna con una dolcezza esagerata. La ragazza si prepara, vuole piacerti

Ma io devo andare a lavoro!

Allora bussa alla porta, spiegale che non è sola qui, suggerì la madre.

Sarebbe imbarazzante, borbottò lui. Ne parleremo dopo. E tu, mamma, non farai tardi?

Io? No. Sono pronta da un pezzo. Ecco, ho fatto le frittelle. Vieni a fare colazione.

Non mi sono neanche lavato!

Pazienza, lo farai dopo. Intanto, non perdere tempo mangia qualcosa, ti serviranno le energie per la giornata.

Luca si sedette a tavola.

Proprio allora, Fiamma uscì dal bagno, con un asciugamano in testa, raggiante.

Finalmente! esclamò Luca, precipitandosi verso lo specchio appannato.

Si lavò in fretta, si rasò di corsa, ingoiò una frittella in tre bocconi e, già sulla porta, gridò:

A stasera! Spero che andrete daccordo.

Luca! lo richiamò Fiamma. Dovevamo andare a prendere le mie cose oggi.

Ci andremo. Stasera. Non annoiarti! La sua voce già echeggiava sulle scale.

Anna si alzò, chiuse la porta dietro il figlio, si voltò verso Fiamma e chiese seccamente:

Non ti vergogni?

No, rispose la ragazza sorridendo. Dovrei?

Luca farà tardi per colpa tua!

Non farà tardi. Prenderà un taxi, di sicuro. Non si preoccupi, andrà tutto bene.

Comunque sia, ricorda questo: non sei sola qui. Se vuoi monopolizzare il bagno unora al mattino, alzati prima. Per fortuna oggi non lavoro.

Non succederà più, disse semplicemente Fiamma. Mi scusi.

Anna rimase a bocca aperta. Si aspettava una lite, e invece

Va bene, borbottò, dirigendosi verso il bagno.

La prima cosa che attirò il suo sguardo fu un tubetto di dentifricio nuovo, aperto nonostante il vecchio non fosse finito.

Fiamma, perché hai aperto un dentifricio nuovo?

Lo preferisco.

Spero che porterai il tuo? E il tuo shampoo?

Certo, signora Rossi

E i tuoi asciugamani!

Li porterò

Nonostante i suoi tentativi di provocare una discussione, Fiamma non abboccò. Acconsentiva a tutto, annuiva educatamente, “prendeva nota” dei suoi futuri doveri.

A corto di argomenti, Anna passò allattacco frontale.

Perché sei venuta qui?

Io e Luca ci amiamo

Certo che lo ami, un ragazzo così! Ma io non capisco: cosa trova in te?

Non glielho chiesto

E i tuoi genitori?

Mia madre è sarta.

E tuo padre?

Non lho mai conosciuto.

Capisco. Una ragazza senza padre. E come pensi di essere una buona moglie per mio figlio?

Farò del mio meglio

Puoi provare, ma non funzionerà. Mio figlio non ti ama. Ci crede soltanto. Io lo conosco, io! E non ti sposerà mai! Perché dovrebbe? Sei già ai suoi piedi.

Mi ama, sussurrò Fiamma, con la voce tremante. Ne sono sicura.

Ti illudi. Pensi di essere la prima?

No ma non importa

Non importa? Si stancherà di te in una settimana! Non sei alla sua altezza! Lintelligenza, sai cosè?

Sì. Ma qui la parola è fuori luogo.

E perché?

Ho una laurea.

E allora? Ascolta, ragazzina, torna a casa tua. Qui non è il tuo posto. Cerco di fartelo capire da stamattina, ma non vuoi sentire.

Va bene, me ne andrò. Ma cosa dirà a Luca? Non gli piacerà.

Non è un tuo problema! Vattene e non tornare. Non sei benvenuta.

Anna stessa si stupì della sua crudeltà. Mai avrebbe immaginato di dire certe cose. Le parole acide uscivano senza controllo.

E Fiamma?

La ragazza la fissava, comprendendo perfettamente.

Sua madre era gelosa. Si conoscevano a malapena, e già lodio ribolliva. E non era che linizio

La porta sbatte: Luca rientrava prima del previsto.

Già? sbuffò Anna, che contava di vedere Fiamma sparire prima del suo ritorno.

Mi hanno lasciato andare! esclamò lui, raggiante. Ho detto che avevo una questione di famiglia. Senti, Fiamma? Di famiglia!

Quale questione? grugnì Anna.

Andiamo a dichiarare la nostra unione in comune, poi a prendere le sue cose! Fiamma, preparati!

Anna, con il cuore stretto, capì di aver perso ben più di una battaglia: forse aveva rovinato per sempre la sua chance di diventare nonna.

*Oggi ho capito che il controllo è un’illusione. A volte, l’amore che vogliamo proteggere è proprio quello che soffochiamo.*

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