**Le Prove da Affrontare**
Vittoria Lombardi aspettava il ritorno del marito e del figlio da un viaggio di lavoro. Si erano recati in un’altra regione per aprire una filiale della loro azienda, che prosperava sotto la loro guida.
La donna attendeva con ansia, soprattutto il figlio, Riccardo. Aveva bisogno di raccontargli cosa aveva sentito dalla moglie, Lara, ormai prossima al parto. Tutti sapevano che Lara non amava Riccardo, ma per il bene del futuro nipote, tacevano.
Una sera, Vittoria aveva ascoltato Lara al telefono dire:
*”Fra poco partorirò e scapperò con il bambino. Prenderò qualcosa da casa e sparirò. Qui c’è di che vivere bene.”*
Il primo istinto di Vittoria era stato chiamare Riccardo, ma poi aveva desistito: lui e suo marito avevano un incontro importante. Li avrebbe avvertiti al loro ritorno.
*”Recupereremo il bambino dall’ospedale, Lara può pure sparire, tanto non vuole quel bambino.”*
Quando Lara ebbe le doglie, gli uomini stavano già tornando. L’ambulanza la portò in ospedale, ma poco dopo Vittoria ricevette una chiamata: suo marito e suo figlio erano stati coinvolti in un incidente. Suo marito morì sul colpo, Riccardo venti minuti dopo, ma riuscì a sussurrare:
*”Prendetele quel bambino.”*
L’investigatore le spiegò che in macchina non c’era nessun bambino, ma Vittoria replicò:
*”Mia nuora ha appena partorito. È mio nipote, sono ancora in ospedale. Lara non lo vuole, per questo Riccardo ha detto così.”*
Non sperava di rivedere suo nipote, ma alla fine riportò Lara a casa dall’ospedale. Non sapeva come avesse retto. L’unico sostegno fu Matteo, amico e collega di suo marito e figlio, finanLa storia si concluse con Vittoria, ormai nonna felice, che osservava il piccolo Stefano giocare nel giardino della loro nuova casa in campagna, circondato dall’amore di chi lo aveva scelto e di chi lo aveva ritrovato.