«Quali festeggiamenti al ristorante? Bisogna anche comprare un regalo»

«Luigi, un battesimo al ristorante? Poi devo anche comprare un regalo… Andiamo il giorno dopo a festeggiare la nipotina a casa, senza tutte queste smancerie» dissi a mio marito quando scoprii che nostra figlia organizzava un battesimo sontuoso per la piccola. Questa è la storia di come io e Luigi abbiamo cercato di capire come celebrare al meglio il battesimo di nostra nipote, e perché ha scatenato tante discussioni.

L’invito al battesimo
Nostra figlia, Beatrice, ha avuto una bambina sei mesi fa. La nipotina, Sofia, è la primogenita della famiglia, e io e Luigi non ne possiamo fare a meno. Quando Beatrice annunciò che avrebbe organizzato il battesimo, ero felice: un evento importante, e volevo che tutto fosse fatto secondo tradizione. Ma poi mi spiegò che non sarebbe stato solo in chiesa con un tè a casa, bensì in un ristorante, con tanti invitati, un presentatore e persino un fotografo. Mi stupii: «Beatrice, ma perché tutta questa pompa? È un battesimo, non un matrimonio!»

Lei rispose che voleva fare le cose con stile, per creare un bel ricordo. Suo marito, Marco, la appoggiò: «È la nostra prima figlia, vogliamo festeggiare in modo speciale». Non discutemmo, ma dentro di me non ero tranquilla. Io e Luigi siamo persone semplici, abbiamo sempre vissuto con modestia, e certi sprechi per un battesimo ci sembravano eccessivi.

Il dilemma del regalo
Il problema peggiore sorse quando pensai al regalo. Di solito per un battesimo si dona qualcosa di significativo: una croce, un’icona, soldi per il futuro del bambino. Ma Beatrice accennò che al ristorante ci sarebbero stati altri ospiti, e che «presentarsi a mani vuote non sarebbe stato educato». Chiesi: «Quindi dobbiamo mettere i soldi in una busta?» Lei rispose evasiva: «Fate come vi pare, ma tutti gli altri porteranno qualcosa». Feci due conti: venti euro nella busta sembravano pochino, e di più non potevamo permetterci. Con la pensione che abbiamo, e i risparmi già spesi per rifare il tetto…

Luigi propose di saltare il ristorante. «Andiamo il giorno dopo, festeggiamo Sofia a casa, le regaliamo qualcosa di sincero» disse. Ero d’accordo: a casa era più intimo, senza dover calcolare quanto mettere nella busta. Decidemmo di comprare una croce d’argento e una Bibbia per bambini—un dono simbolico e sentito.

Il confronto con nostra figlia
Quando parlai a Beatrice del nostro piano, si offese. «Mamma, davvero non verrete al battesimo? È un giorno importante per Sofia, e voi la lasciate sola!» Provai a spiegarle che non eravamo contrari al battesimo, solo al «teatrino del ristorante». Ma lei lo prese come un affronto. «Tutti i nonni ci saranno, e voi non volete far parte della famiglia?» ribatté. Mi ferì. Certo che volevamo esserci, ma perché doveva per forza essere in un ristorante?

Luigi fu irremovibile: «Se vogliono sprecare mille euro, è affar loro. Noi preferiamo stare con la nipotina a casa». Ma vedendo Beatrice così turbata, iniziai a dubitare. Forse eravamo davvero troppo antiquati? Forse avremmo dovuto accettare e partecipare, anche se non ci andava?

Come risolvemmo la situazione
Alla fine trovammo un compromesso. Io e Luigi andammo in chiesa per la cerimonia, un momento commovente e autentico. Sofia, nel suo vestitino bianco, sembrava un angioletto. Al banchetto non partecipammo, ma il giorno dopo andammo da Beatrice e Marco a casa. Regalammo la croce e la Bibbia, ci godemmo la nipotina, bevemmo un caffè insieme. Beatrice all’inizio era un po’ risentita, ma poi si sciolse, soprattutto vedendo quanto Sofia si affezionava a noi.

Ho capito che ognuno ha le proprie tradizioni. Per Beatrice era importante organizzare una festa, per noi bastava stare vicini alla nipotina. Ma resta un dubbio: d’ora in poi, ogni celebrazione di famiglia richiederà buste e obblighi sociali?

Se vi è capitato qualcosa di simile, ditemi come avete affrontato la situazione. Come si trova un equilibrio tra i propri principi e i desideri dei figli? O forse io e Luigi esageriamo con la nostra «semplicità»? Raccontatemi, ho bisogno di consigli.

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