In una piccola cittadina della Toscana, visse una donna straordinaria, che raggiunse letà di 117 anni. Gli scienziati credono di aver scoperto il segreto della sua longevità, dimostrando come letà avanzata e le malattie possano, a volte, non andare di pari passo.
Ginevra Bellini era la persona più anziana del mondo quando si spense in Italia lanno scorso. Eppure, studiando il suo genoma, si è scoperto che la sua età biologica era molto più giovane. Da sempre, esperti e persone comuni si sono interrogati sui supercentenaricoloro che vivono oltre i 110 annie su ciò che la loro esistenza rivela sullinvecchiamento in salute.
Prima di morire nellagosto del 2024, Ginevra acconsentì ad aiutare un gruppo di ricercatori italiani. A 116 anni, le furono prelevati campioni di sangue, saliva, urina e feci per analizzare il suo DNA e il microbioma, confrontandoli con quelli di altri anziani.
Sebbene avesse alcune mutazioni genetiche legate a malattie cardiache e neurologiche, Ginevra mostrava bassi livelli di infiammazione, un intestino sorprendentemente sano e un epigenoma giovanilealterazioni nellespressione dei geni senza cambiamenti al DNA stesso. I ricercatori la definirono “un caso eccezionale”, con varianti genetiche rare che la proteggevano da diabete, Alzheimer e Parkinson.
I risultati, pubblicati sulla rivista *Medicina e Ricerca*, offrono una nuova prospettiva sullinvecchiamento, suggerendo possibili strategie per prolungare la vita in salute. Sebbene la genetica abbia giocato un ruolo cruciale, anche le abitudini di Ginevra furono esaminate.
Mangiava tre yogurt al giorno, seguiva una dieta mediterranea, dormiva bene e restava attiva fisicamente e mentalmente. Coltivava passioni come la lettura, il pianoforte e il giardinaggio, mantenendo una vita sociale vivace.
“I nostri studi dimostrano che invecchiamento e malattia non sono sempre legati,” dissero gli scienziati, “sfidando lidea che siano inevitabilmente connessi.” Una lezione che Ginevra Bellini, con la sua vita piena e serena, ha lasciato al mondo.





