Regalo di nozze dalla suocera: Meglio niente che questo!
Sofia e Luca stanno per sposarsi. La festa è in pieno svolgimento quando il presentatore annuncia: “È arrivato il momento dei regali!” Prima arrivano i complimenti dai genitori della sposa, poi è la volta della madre di Luca, Maria Rossi, che avanza con una grande scatola decorata di azzurro.
“Che sarà mai?” sussurra Sofia incuriosita a Luca.
“Non lo so. Mamma ha tenuto il segreto fino all’ultimo,” risponde lo sposo, perplesso.
Decidono di aprire i regali il giorno dopo, quando la folla sarà andata via. Sofia propone di cominciare proprio con la scatola della suocera. Sciolgono il fiocco, sollevano il coperchio… e rimangono di stucco.
Da tempo Sofia aveva notato uno strano comportamento in Luca: non prendeva mai nulla senza chiedere, nemmeno un semplice cioccolatino.
“Posso prendere lultimo cioccolatino?” chiede timidamente, fissando lultimo bonbon nella scatola.
“Certo!” risponde Sofia stupita. “Non cera bisogno di chiedere.”
“Mi hanno educato così,” sorride imbarazzato, mentre scarta il dolcetto.
Solo dopo qualche mese Sofia capisce da dove viene questa abitudine.
Un giorno, Luca la presenta ai suoi genitori: Maria e Giovanni Rossi. Inizialmente la suocera sembra gentile, ma la prima impressione svanisce quando si siedono a tavola.
Davanti a ogni ospite cè un piatto con due cucchiaiate di purè e una minuscola polpetta. Luca finisce subito e chiede timidamente un altro po.
“Mangia come un bue! Non ti sazi mai!” si indigna Maria a voce alta, lasciando Sofia sconcertata.
Quando invece è Giovanni a chiedere il bis, Maria gli riempie il piatto con un sorriso. Sofia continua a mangiare in silenzio, sconvolta dallevidente avversione della suocera verso il proprio figlio.
Durante i preparativi del matrimonio, Maria mostra il suo vero carattere. Per lei tutto è troppo costoso: gli anelli, il ristorante, il menu.
“Ma che bisogno cè di tutto questo lusso? Si poteva fare con meno!” brontola senza mezzi termini.
A un certo punto, Sofia perde la pazienza.
“Ce ne occupiamo noi!” esclama. “Sono i nostri soldi e le nostre scelte!”
Offesa, Maria da allora tace e minaccia persino di non venire al matrimonio.
Due giorni prima della festa, Giovanni appare allimprovviso da loro.
“Ragazzo, aiutami con il regalo,” dice, portando Luca alla macchina.
Ha comprato di sua iniziativa una lavatrice, stanco dei capricci di sua moglie. Confessa: hanno litigato perché Maria trovava troppo costoso perfino un regalo per il proprio figlio.
Il giorno del matrimonio, però, Maria si presenta comunque, vestita elegantemente e arrivata in taxi. Si comporta con garbo, consegna la scatola e poi si immerge tra gli invitati.
La mattina dopo, Sofia e Luca aprono la scatola con trepidazione. Lentusiasmo svanisce in un attimo.
“Asciugamani?” mormora Sofia incredula, tirandone fuori uno.
“E calzini,” sospira Luca, mostrando due paia di morbidi calzini di lana. “Aveva ragione papà… Mamma ha preso quello che aveva a portata di mano. Incredibile quanto sia diventata tirchia. Sarebbe stato meglio niente.”
Ma non è finita. Qualche giorno dopo, Maria chiama per sapere chi ha regalato cosa.
“Su, dimmi! Cosa ha regalato la mamma di Sofia? E lo zio Paolo? E le sue amiche?” insiste.
Luca non vuole parlare dei doni degli altri.
“Mamma, non sono affari tuoi. Io e Sofia siamo contenti così.”
Poi riattacca, senza provare per la prima volta sensi di colpa.
La vita ci insegna che la grandezza di un regalo non riflette la generosità di chi lo fa. Il rispetto e lamore si vedono nei piccoli gesti. E Maria, purtroppo, non ne aveva più da offrire.





