Segreti dell’anima: salvare la famiglia

**Segreti dell’anima: il salvataggio di una famiglia**

Mentre riempiva la valigia, Giulia riviveva gli anni del loro matrimonio. Voleva andarsene in silenzio, senza spiegazioni – una lettera e poi sparire. Così sarebbe stato più semplice per entrambi, pensava, piegando i vestiti con cura. Ma ogni oggetto, ogni piccolo dettaglio le ricordava il passato. Ecco il maglione che Roberto le aveva regalato per il loro secondo anniversario. Allora lo aveva criticato, dicendo che il colore non le donava. Lui non aveva risposto, l’aveva solo riposto nell’armadio. Eppure lei lo indossava di nascosto quando non c’era, e ora era ancora lì, tra le sue cose.

Non sapeva cosa farne. Gettarlo? Lasciarlo? Decise di metterlo in una scatola e sigillarla, per non riaprire vecchie ferite. Ma lo scotch non c’era. Si ricordò di averne visto un rotolo nello studio di Roberto, quando aveva pulito la settimana prima. Entrò nella sua stanza, aprì il cassetto e si bloccò. Tra le carte c’era un quaderno – non un semplice quaderno, ma un diario. Consumato, come se fosse stato sfogliato spesso.

La sua mano si avvicinò da sola. *Se già lo tradisco andandomene, cosa cambierà un altro errore?* pensò. La curiosità si mescolò alla disperazione. Forse in quelle pagine c’era una risposta. Forse aveva un’altra donna? O forse rimpiangeva di aver sposato lei? Giulia aprì il diario, e il suo mondo si capovolse.

Scriveva di lei. Di lei! Pagine e pagine piene del suo nome, delle sue abitudini, del suo sorriso. Si sedette, incapace di staccare gli occhi. Roberto ricordava tutto. Anche quel maglione che aveva criticato. Descriveva il dolore per quel regalo rifiutato, la decisione di non farne più, per non deluderla di nuovo. *”Mamma diceva sempre che sbaglio tutto. Ora anche Giulia lo pensa”*, c’era scritto. Sentì le lacrime bruciarle gli occhi.

E poi, dopo anni di silenzio, le pagine raccontavano la sua infanzia: la madre che lo rimproverava per le risate troppo rumorose, per le battute, per le parole “di troppo”. Quella volta che le aveva portato un mazzo di foglie autunnali e lei aveva sbuffato: *”A cosa serve questa spazzatura? Potevi almeno raccogliere qualcosa di bello.”* Giulia leggeva, e vedeva il bambino piccolo, umiliato per la sua sincerità, per il desiderio di far felice. E lei, senza saperlo, aveva ripetuto quel copione, criticando il maglione.

Ma il cuore del diario era un’unica verità: Roberto la amava. Ancora. Si commuoveva per i suoi successi al lavoro, la osservava mentre cucinava o dormiva. Al mattino restava a guardarla, senza svegliarla, notando ogni piccolo gesto. L’ultima pagina, scritta il giorno prima, le spezzò il cuore. Sognava di portarla in gita, a fare kayak sul fiume, come da bambino. Ma temeva che avrebbe rifiutato, ridendo di lui come aveva fatto con altre idee. *”Forse resterò ancora in silenzio”*, finiva la pagina.

Chiuse il diario, sentendo crollare i muri che lei stessa aveva costruito. Non era più una traditrice. Aveva capito: senza quelle parole, non avrebbe mai conosciuto davvero suo marito. Il loro matrimonio era appeso a un filo, ma adesso c’era una via per salvarlo.

La porta cigolò – Roberto era tornato. Non si era accorta del tempo passato. Lui entrò, sorpreso di vederla lì.

*”Giulia? Non sei al lavoro?”* chiese, togliendosi la giacca.

Lei gli andò incontro, il diario in mano. Lui si irrigidì, ma lei non gli diede tempo di parlare.

*”Sì,”* disse ferma.

*”A cosa?”* lui era confuso.

*”Alla gita. In kayak. Ho già iniziato a preparare le cose.”* Fece una pausa, respirò profondamente. *”Scusami, Roberto. Ho trovato il tuo diario. Non ho resistito a leggerlo. È… la cosa più bella che abbia mai visto. Sei incredibile. Il migliore. Mi vergogno di aver pensato il contrario. Ricominciamo? Parliamo, condividiamo, amiamoci – senza paura?”*

Roberto la strinse forte, così forte che sentì il calore del suo cuore. Appoggiò il mento sui suoi capelli e sussurrò:

*”Non sono tornato per pranzo. Ho cancellato tutto oggi. Volevo parlarti, ma avevo paura che tu…”* La voce gli tremò.

Poi si scostò, guardandola timidamente negli occhi: *”Forse… andiamo in negozio? A scegliere un maglione nuovo? È ora di cominciare un nuovo capitolo, che ne dici?”*

Giulia annuì, con lacrime di felicità sulle guance. Riprese a riempire la valigia, ma non per andarsene – per ricominciare, con l’uomo che, a quanto pare, aveva appena iniziato a conoscere davvero.

**Lezione del giorno:** a volte, l’amore si nasconde tra le pagine silenziose. E solo chi ha il coraggio di leggerle scopre la storia che non ha mai avuto il coraggio di ascoltare.

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