Segreti di eredità: la verità sull’appartamento svelata dopo anni di fraintendimenti.

Mio marito aveva cinque anni quando i suoi genitori hanno divorziato. Abbiamo sempre creduto che suo padre avesse lasciato l’appartamento alla madre, ma ora sono emersi dettagli: in realtà il padre ha lasciato l’appartamento al figlio. E sua madre ha taciuto per tutti questi anni. Ha vissuto realmente in una casa non sua per così tanto tempo. E Michele non vuole rovinare il rapporto con la madre, sospira e dice: “Mi ha cresciuto, non posso farlo”.

Mia suocera non parlava mai del suo ex partner. Chiedevo spesso, ma ricevevo sempre una risposta breve: “Si sono lasciati”. Tutto qui. Questo è successo più di vent’anni fa.

Per tutto questo tempo abbiamo pensato che suo padre le avesse lasciato l’appartamento, ma ora si è scoperto che l’appartamento appartiene a suo figlio, Michele. La madre ha nascosto questo dettaglio per così tanto tempo.

Mio marito al momento del divorzio era bambino, avrà avuto cinque o sei anni, ma ricorda che i genitori non andavano molto d’accordo. A un certo punto suo padre scomparve per sempre. La suocera amava sottolineare di aver cresciuto Michele da sola, senza alcun aiuto. Lavorava in due posti, indossava gli stessi vestiti per anni, tutto per il bambino. Suo padre non versava alcun assegno, e secondo Maria chiedere denaro era al di sotto della sua dignità.

L’unica cosa buona, secondo lei, era che il marito aveva lasciato l’appartamento a loro, come Michele aveva sempre pensato. Michele non ricorda suo padre, ma è un dato di fatto che quando viveva ancora con loro trascorreva molto tempo con lui.

In realtà, l’assenza del padre non cambiava molto. Michele studiava, frequentava l’università. In quegli anni molte coppie si separavano, per motivi sconosciuti, era un periodo difficile. Forse solo pochi compagni di classe di Michele vivevano con entrambi i genitori.

Il ragazzo è cresciuto senza un padre, senza un patrigno. Maria non ha cercato altre relazioni, il suo unico obiettivo era crescere suo figlio dignitosamente, lavorava molto e non aveva tempo per gli uomini.

Michele è andato all’università e si è trasferito. Maria è rimasta da sola in un bilocale. Quattro anni fa ci siamo sposati e abbiamo contratto un mutuo per un appartamento.

Purtroppo non riuscivamo a rimborsare le rate mensili, ci siamo trasferiti dai miei genitori. Nessuno ci fa del male, viviamo bene ma non è quello che volevamo. Purtroppo, non abbiamo scelta. Michele ha cambiato lavoro e io sto ancora cercando una soluzione lavorativa, ma senza successo.

Fino a poco fa non avremmo saputo nulla: recentemente Michele era all’Ufficio delle Entrate e ha scoperto di essere il proprietario del bilocale in cui è cresciuto.

La suocera consapevolmente non ha detto nulla a suo figlio, secondo lei “Non cambia nulla”.

A mio avviso cambia molto, almeno avremmo un posto dove vivere. La suocera potrebbe trasferirsi in campagna, ma non vuole lasciare la città per una casa di campagna. Si trova bene dove vive ora. Lei non capisce perché noi siamo arrabbiati. Michele non vuole rovinare il suo rapporto con la madre, la rispetta e la ama per tutto ciò che ha sacrificato per lui.

A casa dei miei genitori è stretto, ma tu potresti avere il tuo appartamento, ma vuoi cedere alla madre, vero?

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