Si è rifiutato di sposare la fidanzata incinta. Sua madre lo ha sostenuto, ma suo padre ha difeso il futuro del bambino.

Oggi ho una storia da raccontare, una che mi ha fatto riflettere molto.

Il mio vicino, Luca Moretti, mi ha confessato una cosa difficile. Suo figlio, Matteo, ha messo incinta la loro vicina, Ginevra. Quando Matteo gli ha detto: “Papà, devo dirti una cosa. Ginevra aspetta un bambino. È mio”, Luca si è fermato un attimo, poi ha risposto con calma:

“Allora sposala.”

Matteo ha scosso la testa. “No, sono troppo giovane. Non è il momento per una famiglia, poi non stiamo nemmeno insieme da tanto”

Luca ha fatto una smorfia amara. “Ah, quindi per correre dietro alle ragazze eri uomo, ma ora che devi assumerti le tue responsabilità, ti fai piccolo? Bella figura.” Senza aggiungere altro, ha chiamato sua moglie: “Sonia! Vieni qui un attimo!”

Sonia è entrata in cucina, asciugandosi le mani sul grembiule. “Che cè?”

“Nostro figlio ha messo incinta Ginevra, la figlia dei vicini, e non vuole sposarla. Si nasconde come un topo.”

Sonia non ha battuto ciglio. “E fa bene. Perché dobbiamo accogliere in casa la prima che passa? Queste ragazze sono furbetrovano uno con più soldi, si lasciano andare, e poi arrivano con il sposami! E chi sa, magari il bambino non è nemmeno suo. Faccia il test. E poi, non dobbiamo forzare Matteo, è ancora giovane. È un uomo, resistere è difficile, ma non siamo obbligati a crescere i figli degli altri.”

Luca ha sospirato. “Ma se fosse davvero suo figlio?”

“E se fosse? Dobbiamo prenderci la colpa? Digli di fare le analisi, e poi vediamo.”

Se è girata ed è uscita, lasciando Luca solo con Matteo.

“Sai, anchio ero giovane una volta,” ha detto Luca. “Amavo unaltra, ma ho sposato tua madre. Non per amore, ma per responsabilità. Essere un uomo non è solo passione, ma scelte e conseguenze. Lei era incinta. Non sapevo se saremmo stati felici, ma sapevo una cosa: quel bambino non aveva colpa. Era mio sangue, la mia coscienza. E Matteo, anche se non è stato facile, non ho mai rimpianto la mia decisione.”

Tre mesi dopo, il test del DNA ha confermato: con il 99,9% di probabilità, Matteo era il padre.

“E allora?” ha riso Sonia quando Luca le ha mostrato il risultato. “Sì, è suo figlio. Ma questo non significa che Ginevra metterà piede in questa casa. Ho detto no!”

Matteo stava in silenzio, guardandosi le mani. Si vedeva in faccia che aveva scelto la parte di sua madre. Stringeva i pugni, ma non ha detto una parola.

Luca si è alzato lentamente. “Se voi due avete deciso, ora ascoltatemi.”

Parlava piano, ma con una voce che tagliava come un coltello.

“Finché vivo, mio nipote non mancherà di nulla. Ho della terra, costruirò una casa, e luimio nipoteavrà tutto quello che ho. Voi due non avrete più niente da me. Mi rifiuto di partecipare a questa vergogna. Matteo, da oggi non sei più

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Si è rifiutato di sposare la fidanzata incinta. Sua madre lo ha sostenuto, ma suo padre ha difeso il futuro del bambino.