Oggi la vita mi ha servito un dramma che neanche il più fantasioso sceneggiatore avrebbe potuto inventare. Mio marito, Matteo, è tornato a casa con la faccia sconvolta, ha lanciato le chiavi sul mobile ed è andato a togliersi le scarpe in silenzio. Non era per niente il suo solito comportamento—di solito, quando torna dalla figlia, è raggiante di felicità. Non ho fatto in tempo a chiedergli com’era andato l’incontro che è esploso da solo, come una pentola a pressione:
“Giulia, non immagini cosa è successo! Sono andato a prendere Sofia all’asilo prima del solito, volevo farle una sorpresa. Entro, e c’è un uomo che le tiene la mano! Mi si è ghiacciato il sangue. Pensavo fosse un rapitore! Mi sono avvicinato per capire, e invece… era il fidanzato di Chiara!”
Io sono Giulia, e lo sapevo bene: Chiara, l’ex moglie di Matteo, era la sua ferita mai rimarginata. Viviamo insieme da quasi sei anni, abbiamo un figlio, Luca. Ma Chiara è sempre stata tra noi—come un’ombra. Matteo non ha mai smesso di essere indeciso: correva da lei quando aveva la febbre, le regalava fiori per il compleanno “da parte di Sofia”, ma firmava da sé. E quante volte abbiamo litigato perché era troppo coinvolto nella sua vita…
E ora, finalmente, lei si risposa. Dovrebbe essere indifferente. Invece è furioso, si agita e si strappa i capelli.
“Ti rendi conto? Mi ha detto che è tutto serio tra loro! Dice che si sposeranno presto. Questo Stefano—pure lui divorziato, ha un figlio—ha deciso che Chiara sarà una buona moglie e madre per il suo bambino.”
“Beh, e allora? Magari lo sarà. Non ne sei contento?” ho chiesto piano, trattenendo a stento un sorriso di soddisfazione.
“Contento? Davvero? E se fosse come gli altri? Si sposa e poi la tradisce? E Sofia che vede tutto? È ancora una bambina!” agitava le mani, disperato.
Mi è venuto in mente: forse Stefano è più affidabile di Matteo. Serio, maturo, premuroso. Ho dato un’occhiata ai social di Chiara—foto con Stefano. Sorrisi, famiglia, bambini, grigliate in campagna. Sul suo profilo, tutto trasparente: foto con il figlio, al lavoro, in viaggio. Nessuna ragazza in atteggiamenti ambigui, nessuno stato equivoco. Un uomo normale, perbene.
Ho detto a Matteo che non mi sentivo bene e che sarei andata a letto prima. In realtà, dopo aver messo Luca a dormire, sono rimasta in camera con la porta socchiusa. Sapevo che avrebbe chiamato Chiara. E infatti.
“Chiara, ma cosa significa questa storia? È seria con lui?” ho sentito dalla cucina.
Silenzio. Poi di nuovo lui:
“Non voglio che tu abbia un marito… Pensa a me!”
Mi sono irrigidita. Non era solo preoccupazione per Sofia. Era gelosia. Non di me—di lei. Della sua ex. Di quella che aveva lasciato per “ricominciare”, ma che non aveva mai davvero lasciato andare.
Sono rimasta a letto, fissando il soffitto, sentendo tutto crollarmi dentro. Io sono sua moglie. La madre di suo figlio. Quella con cui vive, fa progetti, condivide le giornate. Eppure lui chiama un’altra donna, la supplica di non sposarsi, perché lui… soffre.
Direte: “Se è geloso, vuol dire che ama”? Ma chi?
E ora non so cosa fare. Fare finta di niente, come se non avessi sentito? O guardarlo negli occhi e chiedergli: chi tieni nel cuore—me o Chiara? E cosa sono io per te, se non riesci a lasciare andare chi se n’è andata?
Matteo si è steso accanto a me, abbracciandomi come se nulla fosse. Io, però, ero distante come un’estranea. Perché ho capito—non sono l’unica. Fisicamente, forse sì. Ma dentro di lui, nel profondo, c’è ancora qualcun altro. E non sono io.
Dimmi, questo è amore? O è solo paura di perdere il controllo su una donna che ha tradito? Perché gli uomini soffrono così tanto quando un’ex trova la felicità? Perché si tormentano all’idea che qualcun altro possa essere per lei quello che loro non hanno saputo essere?
E soprattutto—come dovrebbe vivere con tutto questo chi gli sta accanto ora?…