Un Sorpresa di Capodanno per la Suocera
A tavola, durante la cena di Capodanno a casa della suocera, Maria Luisa, io, Martina, gustavo il suo famoso vitello tonnato e attendevo il countdown per il brindisi. All’improvviso, mio marito, Matteo, tirò fuori dalla tasca una busta e, con un sorriso, la consegnò a sua madre: “Mamma, qui ci sono i biglietti per l’Egitto, hai sempre sognato il mare! E anche i biglietti dell’autobus per Milano, così puoi raggiungere comodamente l’aeroporto”. Stavo per lasciar cadere la forchetta dallo stupore. Egitto? Milano? Era proprio Matteo, quello che di solito regalava fiori e cioccolatini, a organizzare un viaggio così lontano? Restai a fissarlo, sbattendo le palpebre, mentre mi chiedevo: quando aveva avuto il tempo di organizzare tutto? E perché io, sua moglie, ero l’ultima a saperlo?
Io e Matteo siamo sposati da cinque anni, e ogni Capodanno lo festeggiamo con i suoi genitori. Maria Luisa è una donna energica, ha lavorato come insegnante tutta la vita, e ora, in pensione, si dedica all’orto e al volontariato. Adora raccontare di come, da giovane, sognasse di viaggiare, ma non era mai andata oltre la Sicilia. “Avrei tanto voluto vedere il mare, le piramidi!”, sospirava mostrandoci vecchie cartoline dell’Egitto. Pensavo fossero solo fantasie, come dire “vorrei andare sulla Luna”. Invece Matteo aveva ascoltato ogni sua parola. E io, come una sciocca, non avevo nemmeno immaginato che stesse preparando una sorpresa del genere.
Quella sera, la tavola era colma di pietanze: vitello tonnato, cotechino, arrosto di maiale, panzerotti… Maria Luisa si era superata. Eravamo tutti insieme, a brindare e ridere. Io aiutavo la suocera in cucina, preparando gli antipasti, e tutto sembrava procedere come al solito. Poi, all’improvviso, Matteo si alzò, come per fare un brindisi, ma invece tirò fuori quella busta. “Mamma,” disse, “hai speso la vita per noi, ora è il tuo momento”. Maria Luisa aprì la busta, lesse, e i suoi occhi luccicarono. “Matteo, è vero? L’Egitto? Ma è il mio sogno!” Stava per piangere, lo abbracciò forte, mentre io rimanevo lì, fulminata.
A dirla tutta, ero sconvolta. Non che fossi contraria—Maria Luisa meritava quel regalo, è una donna meravigliosa. Ma perché Matteo non me ne aveva parlato? Pianifichiamo insieme il budget, scegliamo insieme i regali! Io le avevo regalato una sciarpa e una crema per le mani, e lui biglietti per l’Egitto! Era come se io avessi portato un mazzo di margherite e lui un anello di diamanti. Sorrisi, la congratulai, ma dentro ribollivo. Quando rimanemmo soli in cucina, sussurrai: “Matteo, quando hai fatto tutto questo? E perché non me l’hai detto?” Lui scrollò le spalle: “Martina, volevo che fosse una sorpresa per mamma, tu avresti detto che costava troppo”. Troppo? Magari l’avrei anche sostenuta, ma almeno avrei potuto saperlo!
Maria Luisa era al settimo cielo. Cominciò subito a pianificare: “Devo comprare un cappello, il sole in Egitto è forte! E una valigia nuova, la mia è tutta rovinata”. Io annuivo, ma pensavo: accidenti a Matteo, che furbacchione! Aveva organizzato persino l’autobus per Milano, per evitare alla suocera il fastidio dei cambi. Era dolce, ma io mi sentivo scavalcata. Anch’io avrei voluto contribuire al regalo, aggiungere qualcosa di mio, essere parte di quella felicità. Invece ero rimasta a battere le mani, come una spettatrice.
Tornando a casa, non resistetti e sbottai: “Matteo, sei stato bravissimo, ma io sono tua moglie, avresti potuto dirmelo. Non è un regalo qualunque, è un viaggio intero!” Lui mi guardò come si guarda una bambina e disse: “Martina, non arrabbiarti, volevo che mamma si emozionasse. Tu avresti detto qualcosa”. Io? Io so tenere i segreti! Ma discutere era inutile—Matteo era raggiante per la sua impresa, mentre io mi sentivo quasi tradita. Non per i soldi, ma perché non aveva condiviso con me quella gioia.
Il giorno dopo chiamai un’amica per sfogarmi. Lei rise: “Martina, tuo marito è un genio delle sorprese! Sii contenta che la suocera vada in Egitto e non a zappare l’orto!” Sogghignai, ma ero comunque risentita. “Digli che la prossima volta deve fare sorprese anche per te,” mi consigliò. E aveva ragione: magari potevo fargli capire che anch’io non disdegnavo un po’ di mare. Poi ci ripensai: va bene, Maria Luisa se lo merita, che parta. Ma avrei parlato con Matteo: mai più tenermi all’oscuro.
Ora la suocera chiama ogni giorno per raccontarmi che costume comprare e che guide leggere sull’Egitto. Ascolto, sorrido, e il broncio si scioglie poco a poco. È così felice che non riesco a essere arrabbiata. Matteo, vedendomi più serena, mi strizzò l’occhio: “Martina, l’anno prossimo partiremo in tre, parola mia”. In tre? Ora si fa interessante. Forse questa sorpresa non era solo per la suocera, ma anche per me—una lezione: mio marito sa stupire. Per ora guardo Maria Luisa, che brilla come una ragazzina, e penso: che godersi il suo mare. Io, invece, inizierò a risparmiare per una vacanza con Matteo. E soprattutto, mi assicurerò che non si dimentichi di dirmelo!