Sorpresa di Capodanno: una sposa inaspettata

Era un tempo lontano, nella campagna toscana, quando tre amici d’infanzia—Lorenzo, Matteo e Riccardo—si ritrovarono a festeggiare il Capodanno insieme. La loro amicizia, resistente come l’ulivo, aveva superato ogni prova. Lorenzo fu il primo a sposarsi, non per passione travolgente, ma perché “era giusto così.” Con il tempo, però, tra lui e la moglie, Beatrice, nacque un affetto sincero.

Poi toccò a Matteo, la cui storia d’amore con Eleonora sembrava uscita da una poesia: intensa, appassionata, perfetta. Le due mogli divennero compagne, e le coppie trascorrevano serate insieme, tra risate e vino rosso.

Ma Riccardo restava un eterno scapolo, scherzando sul fatto che “l’aria è più leggera da solo.” Fino a quel Capodanno, quando annunciò: “Verrò con una donna.” Per la prima volta, avrebbe presentato la sua amata agli amici.

Nella casa di Lorenzo, i preparativi erano frenetici: l’albero scintillava, la carne marinava nel vino, lo spumante era già in fresco. Matteo ed Eleonora arrivarono con il piccolo Giacomo. Tutti erano curiosi: chi sarebbe stata la misteriosa donna di Riccardo?

“Probabilmente una donna d’affari con un dottorato alla Bocconi,” rise Matteo.

“O una modella da copertina,” aggiunse Lorenzo.

“Basta, uomini!” esclamò Beatrice, stufa dei loro commenti. “Qualunque sia, l’importante è che lui sia felice.”

Quando il campanello suonò, Lorenzo aprì la porta. E lì, sulla soglia, c’era Riccardo… con Donatella.

La fidanzata lasciò tutti senza parole. Bassa di statura, formosa, con una gonna corta e luccicante, trucco marcato, ciglia finte e unghie lunghe e colorate. Tra i suoi capelli, treccine variopinte, e sotto il cappotto, un top di pelle.

“Ciao a tutti! Sono così felice di conoscervi!” esclamò Donatella, battendo le palpebre. “Voi siete Beatrice ed Eleonora?”

Le mogli, sorrisi tesi, strinsero la sua mano. L’atmosfera si fece imbarazzata, ma tutti cercarono di mantenere la compostezza.

In cucina, le donne provarono a coinvolgerla. Con sorpresa, Donatella si mise a tagliare verdure, tritare erbe e grattugiare carote con una precisione inaspettata. Beatrice ed Eleonora si scambiarono un’occhiata—si aspettavano un disastro, e invece trovarono un’aiutante provetta.

“E tu… dove lavori?” chiese Eleonora, cauta.

“Sono fotografa,” rispose Donatella. “Collaboro con riviste, faccio reportage. L’altro giorno ero in un orfanotrofio—ho scattato foto ai bambini. Voglio che abbiano un ricordo bello.”

Ecco un’altra sorpresa. Non corrispondeva all’immagine che si erano fatti. Ma ciò che li colpì di più fu vedere Donatella con i bambini: passò tutta la serata a giocare con Giacomo e la piccola Sofia, figlia di Lorenzo.

All’ora dei regali—una tradizione tra loro, da scartare prima della mezzanotte—i pacchi di Donatella rivelarono doni pensati con cura, ognuno perfetto per chi lo riceveva.

Il mattino dopo, mentre gli altri dormivano, Donatella era già fuori con i bambini a costruire un pupazzo di neve. In casa, il profumo del caffè riempiva l’aria, e in cucina, le tazze erano già preparate con precisione.

“È una gemma,” sussurrò Lorenzo a Riccardo. “Tienitela stretta.”

“Sei fortunato,” aggiunse Eleonora, grata per aver finalmente passato una notte tranquilla.

E solo allora capirono quanto si erano sbagliati. L’apparenza inganna. Donatella era tutto ciò che cercavano: gentile, autentica, affettuosa. Proprio la donna che ogni uomo sogna, anche se non lo sa ancora.

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