Stanca delle visite della suocera: qui comando io

*Dal mio diario personale*

Ogni volta che arriva, è come se un tornado attraversasse la nostra casa, lasciando solo caos. E io impiego giorni a riprendermi. No, non esagero. Mia suocera è convinta che solo il suo modo di fare sia quello giusto, e ogni sua visita trasforma la nostra vita in una battaglia. La cosa peggiore? Pensa che io debba ringraziarla per questo.

Viviamo in un appartamento che ho ereditato da mia nonna. Era vecchio e aveva bisogno di una ristrutturazione, ma io e mio marito ci abbiamo messo anima e corpo: finestre nuove, carta da parati, mobili moderni e elettrodomestici. Proprio quando finalmente tutto iniziava ad avere un aspetto accogliente, secondo i nostri gusti… ecco che arriva lei.

Avevamo cercato di rimandarla con gentilezza: “C’è polvere ovunque, non è il momento per ospiti.” Ma lei, testarda, ha preso il treno e si è presentata. E già il primo giorno ci ha sorpresi. È andata in negozio e ha comprato una carta da parati con rose giganti, degna di un film anni Novanta, e l’ha messa da sola, senza chiedere, su una parete del salotto. E noi manco avevamo in programma di ristrutturare quella stanza! Volevamo finire prima il bagno, tutto a step. Ma lei ha deciso di cambiare i piani.

Quando siamo tornati dal lavoro e l’abbiamo vista, mi sono sentita mancare. A malapena ho trattenuto le lacrime. Mio marito ha passato la serata a calmarmi. E il mattino dopo, lei, come se niente fosse, mi ha accusata di ingratitudine. “Mi sono data da fare, e tu ti permetti di storcere il naso?” Se n’è andata offesa il giorno dopo. Mio marito ha poi smontato tutto e fortunatamente è riuscito a restituire la carta.

Poteva essere una lezione, no? Invece no. Non appena abbiamo finito i lavori, è tornata. E ricomincia: questa volta non le piaceva come organizzavamo il guardaroba. Ha buttato per terra tutti i nostri vestiti e ha iniziato a riordinarli “come si deve”. Ero sconvolta. Quando è arrivata alla mia biancheria intima, non avevo parole. E poi i sermoni:

“Merletti? Che volgarità. Solo cotone, punto.”

Mi è venuto da dirle: “E magari comprami mutande nuove, così grandi da annegarci dentro?” Ma ho tenuto la bocca chiusa. E poi, appena se n’è andata, ho rimesso tutto come prima. Ho chiesto a mio marito di parlarle. L’ha fatto… ma a che serve?

Le visite successive sono state uguali. Gli asciugamani erano stesi “male”, i pannolini erano “tossici” e una volta li ha pure buttati via — “niente chimica per mio nipote!” Per fortuna mio marito è intervenuto e l’ha portata in un’altra stanza, perché stavo per esplodere.

Forse penserete che la odi. No. A distanza, è una donna fantastica: disponibile, dà consigli utili, chiama per sapere come stiamo. Ma appena varca la soglia di casa nostra, basta. La mia pazienza finisce. Non riesco a rilassarmi, mi sento un’ospita nella mia stessa casa.

Parlare non serve. Nemmeno suo figlio riesce a farle capire. Ignora ogni osservazione. Mi considera una pessima massaia perché non lavo i piatti come lei e non ordino gli asciugamani per colore. Sono stanca. Non voglio litigare, non voglio rovinare il rapporto. Ma non posso più tollerare questa invadenza.

Come faccio a farle capire che questa è la nostra famiglia, la nostra casa, le nostre regole? Che non ha diritto di imporsi, anche se “vuole il nostro bene”? Come difendere i miei confini senza spezzare tutto? Davvero non lo so…

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

nine − 5 =

Stanca delle visite della suocera: qui comando io