Suocera in fuga: mi lascia con la nipotina mentre va all’appuntamento

Mia suocera, Giulia Romano, vive da molti anni senza marito. Il divorzio dal padre di mio marito fu doloroso, e di fatto ha cresciuto suo figlio da sola. Non le mancava certo l’attenzione maschile — è una donna vivace, con carattere — ma non si è mai risposata. Diceva di temere che un patrigno avrebbe potuto far del male al suo bambino. Con il suo temperamento, non avrebbe mai permesso una cosa del genere. Così, tutta la sua giovinezza è stata dedicata al lavoro e a crescere suo figlio. Niente appuntamenti: ogni pensiero era rivolto a come assicurargli un futuro e farlo diventare una brava persona, soprattutto con un ex marito che non dava nemmeno un euro di mantenimento.

E devo dire che ce l’ha fatta. Le sarò per sempre grata. Mio marito è un uomo affidabile e premuroso, e so che è merito suo.

Ma poi il figlio è cresciuto, si è sposato, abbiamo avuto una bambina, e Giulia ha trovato una nuova gioia: la nipotina. Adora occuparsi di lei: passeggia al parco, cucina biscotti, racconta storie. Sembrerebbe la vita perfetta. E invece no — all’improvviso, qualcosa è cambiato, e ancora non mi capacito.

Prima di Natale, ha conosciuto un uomo. Per caso, in fila al centro commerciale nel cuore di Milano. Chiacchierando, si sono scambiati i numeri, e così è cominciato. Lui, Arturo Conti, è un ex ufficiale dell’esercito, colonnello in pensione, anche lui divorziato e solo. Secondo mia suocera, hanno così tanto in comune che è destino. Entrambi amano i vecchi film italiani, passeggiare lungo il Naviglio, leggere gli stessi libri. Persino il tè lo prendono nello stesso modo — senza zucchero e con una fetta di limone. Sembra la trama di una commedia romantica!

Ma c’è un problema: Arturo continua a chiederle di uscire. Io e mio marito lavoriamo fino a tardi, e nostra figlia passa quasi tutto il tempo con la nonna. Portare una bambina a un appuntamento romantico? Ovviamente, non si può. Così ieri Giulia mi ha chiamato con una richiesta che mi ha fatto quasi soffocare con il caffè: «Martina, potresti stare con Sofia una sera? Io… devo scappare un attimo, ho un appuntamento.»

Francamente, ho faticato a trattenere una risata. Un appuntamento? Alla sua età? Ha superato i cinquant’anni, eppure si prepara come una ragazzina per incontrare il suo corteggiatore al parco e, pensate un po’, poi andranno a una mostra d’arte moderna! Le ho proposto: «Ma perché Arturo non viene da te? Farete due chiacchiere con un tè e Sofia sarà al sicuro.» Ma no, Giulia è stata irremovibile: «Non è la stessa cosa, Martina. Deve essere un vero appuntamento, con una passeggiata, con le chiacchiere sotto le stelle.» Ma sembra una storia d’amore, non la vita reale!

Così ho dovuto chiedere un permesso per lasciare il lavoro prima. Il capo mi ha guardato come se fossi pazza, ma alla fine mi ha lasciata andare. E ora mi chiedo: non sarà certo una cosa isolata. Da come brillano gli occhi di Giulia quando parla di Arturo, capisco che non si fermerà a un solo incontro. Temo già che presto dovrò prendere ferie o trovare un asilo per Sofia. Perché, a quanto pare, per Giulia la cosa è seria. Ha persino accennato che Arturo è un uomo concreto, e chissà, magari si arriverà al matrimonio. Il matrimonio! Alla sua età!

Non che io sia contraria, tutti meritano di essere felici. Ma a questa età, la felicità non sta forse nei nipotini? Nell’accudirli, nel preparare loro le frittelle, nel portarli a giocare al parco? O mi sbaglio? Forse l’amore non conosce età, e anche durante la pensione si può incontrare l’anima gemella. Però mi rimane difficile crederci: mia suocera, sempre un modello di rigore e ordine, ora è diventata una romantica signora con gli occhi pieni di luce.

Non voglio ferirla. Che ci provi, che sia felice. Forse il destino bussa alla sua porta proprio quando meno se l’aspetta. Ma non posso fare a meno di chiedermi: le nonne hanno diritto a una vita sentimentale? Oppure il loro ruolo è solo accudire i nipoti e passare serate tranquille con la tv e l’uncinetto? Cosa ne pensate? C’è ancora spazio per il romanticismo per chi ha superato i cinquant’anni?

Forse la lezione è proprio questa: l’amore non ha età, e la felicità può arrivare quando meno te l’aspetti, anche se il mondo intorno a te pensa che sia troppo presto — o troppo tardi.

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