Svelamento in cucina: la verità che ha distrutto il fidanzamento

**Rivelazione in Cucina: la Verità che ha Distrutto il Fidanzamento**

Quella sera, quando Daniele ricevette la visita del suo amico d’infanzia Marco, tutto sembrava un normale e caloroso incontro tra vecchi compagni. Erano seduti in cucina, a ricordare i tempi della scuola, ridendo e versandosi un bicchierino di vino. L’atmosfera era accogliente e familiare.

Poi, all’improvviso, la porta d’ingresso sbatte.

“È arrivata la mia fidanzata! Ora vi presento”, annunciò Daniele con entusiasmo.

In cucina fece capolino una ragazza slanciata. Marco si irrigidì. E lei, vedendolo, sembrò pietrificarsi per un istante.

“Ti presento Marco, il mio amico d’infanzia!” esclamò Daniele.

“Molto piacere”, disse la ragazza, a denti stretti. Si chiamava Beatrice. E quasi subito uscì dalla stanza senza aggiungere una parola.

Appena la porta si chiuse, Marco tirò fuori il telefono:

“Daniele… devo mostrarti una cosa.”

Accese un video e girò lo schermo verso l’amico. In un secondo, il volto di Daniele si fece pallido, come se avesse visto un fantasma.

**Una settimana prima.**

“Pronto, sei libero?” chiese una voce che Daniele riconobbe al volo.

Anche se erano passati anni da quando Marco si era trasferito a Venezia per lavoro, Daniele l’avrebbe riconosciuto in qualsiasi situazione—persino nel cuore della notte, se lo avesse svegliato di soprassalto.

“Marco! Ma che sorpresa! Certo, vieni! Ho una camera libera, puoi stare qui mentre cerchi casa. E poi, ti presenterò Beatrice, la mia fidanzata. A proposito, viene anche lei da Venezia.”

“Che coincidenza”, rise Marco. “D’accordo, arrivo tra una settimana.”

Quando Daniele ne parlò con Beatrice, lei sembrò tesa.

“E chi cucinerà per lui? Chi pulirà?” domandò con un tono capriccioso, mostrando la perfetta manicure.

“Lo facciamo insieme, no? Piatti, lavatrici, dividiamo tutto. Marco è un adulto, mica un bambino. Se la caverà.”

“Vedremo”, borbottò Beatrice, accigliata.

L’incontro tra i due amici fu caloroso. Lungo la strada dalla stazione, chiacchierarono e risero, parlando della vita. A casa, Daniele tirò fuori una bottiglia—”per festeggiare l’arrivo”.

“Poco però, domani ho un colloquio di lavoro”, avvertì Marco.

A sera, quando Beatrice rientrò dal lavoro, i due uomini avevano già pulito la cucina, preparato il tè e acceso la partita.

“Beatrice, ti presento Marco.”

Nel vederlo, l’espressione della ragazza cambiò di colpo. Ma si riprese in fretta:

“Ci conosciamo. Venezia. Ciao, Marco. Non me l’aspettavo.”

“Neanch’io”, rispose lui, con una smorfia.

“Cosa c’è per cena?” cambiò bruscamente argomento Beatrice, e scomparve in camera da letto.

Più tardi, in privato, Daniele le chiese:

“Che succede, Beatrice? Sei strana da quando sei tornata.”

“Non mi crederesti”, sussurrò lei.

Ma, spinta dalle sue domande, confessò: in passato aveva avuto una breve storia con Marco. Lui, a sentirla, era stato ossessivo, e quando lei lo aveva lasciato aveva spacciato voci per rovinarle la reputazione.

“Ora cercherà di raccontarti qualcosa, vedrai.”

“Marco? Non è tipo da fare certe cose…”

Beatrice scoppiò in lacrime, si alzò e cominciò a fare le valigie.

“Se non mi credi, tra noi è finita. O io o lui. Scegli.”

“Aspetta… Parlerò con lui domani. Se è vero, lo mando via.”

“Quindi hai ancora dubbi?!” urlò, sbatté il coperchio della valigia e uscì dalla stanza.

Quando Daniele entrò in cucina, Marco lo stava già aspettando.

“È andata via? Ho sentito tutto, qui i muri sono di carta”, disse, calmo.

“Marco, dimmi la verità… Beatrice diceva il vero?”

Lui, in silenzio, prese il telefono, sfogliò la galleria e gli mostrò lo schermo.

Nel video, una ragazza molto simile a Beatrice, con un trucco pesante, ballava su un tavolo in un locale. Una voce ubriaca le gridava complimenti. Alla fine, finì tra le braccia di un ragazzo sconosciuto.

“Di video così, credimi, ce n’è parecchi tra i ragazzi di Venezia. Beatrice all’epoca usciva con una compagnia che… diciamo, non aveva una bella fama.”

“Cosa altro sai?”

“Preferirei non dirtelo, ma…”

“Non sei tu a doverti vergognare, Marco. Non sei stato tu a mentirmi. Lei, invece, mi guardava negli occhi e si fingeva un angelo.”

Io che pensavo di sposarla. Di costruire una famiglia. E l’avrei mai scoperto, se non fossi venuto tu?

Con Beatrice, Daniele chiuse quella stessa notte. Quando le sue amiche iniziarono a scrivere, accusando Marco di aver rovinato il loro amore, lui rispose esponendo la verità.

“Non sapevo del suo passato. Ora non posso più fidarmi. E con una donna così—non si costruisce un futuro. Quindi… che se ne vada.”

Nessuno la “riprese”. Poco dopo, partì per un’altra città, come sperando che il suo passato non la raggiungesse.

O forse, un giorno capirà: se nascondi la verità, prima o poi verrà a galla. E le conseguenze saranno irreparabili.

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