Ti amiamo, figlio, ma non tornare più a trovarci.
Un vecchio matrimonio, Giuseppe e Maria, ha vissuto tutta la vita in un paesino di montagna, nella loro casetta di pietra che ha invecchiato quanto loro. Non hanno mai voluto trasferirsi.
La sera, quando il sole scende dietro le colline, ricordano i momenti felici: le feste di paese, i pranzi in famiglia e le risate dei nipoti. I figli sono ormai adulti e hanno messo su le proprie famiglie. La figlia, Ginevra, vive nel villaggio vicino e fa spesso visita ai genitori; i nipotini riempiono la casa di chiacchiere e giochi. Il figlio, invece, Alessandro, se ne è andato lontano. Da cinque anni non è più tornato, incastrato tra lavoro e impegni, e trascorre le vacanze con la moglie allestero. Recentemente ha telefonato e ha annunciato che verrà a trovarli.
La notizia ha scaldato il cuore di Giuseppe e Maria. Giuseppe ha preso la sua bicicletta per andare al mercato a comprare provviste, mentre Maria ha iniziato a pensare a qualche piatto tipico per far felice il suo amato figlio. Hanno cominciato a contare i giorni fino al ritorno di Alessandro. Lui si è risposato di recente; la prima moglie amava viaggiare e hanno divorziato, non hanno figli, e ora ricostruisce la sua vita.
Alessandro arriva in auto al tramonto, cena in fretta e si sistema subito a letto. I genitori si siedono silenziosi accanto a lui, solo per guardarlo, perché la lunga traversata lo ha stremato e non hanno molto da dire.
Giuseppe, sorridendo, esclama:
Il nostro figlio farà un sonno profondo; domani ci aiuterà a tagliare la legna, puliremo il letamaio, porteremo una quercia per addobbare la casa, perché da anni non mettiamo più lalbero di Natale.
Maria aggiunge:
Inoltre dobbiamo sistemare il pavimento della dispensa, altrimenti presto il tetto crollerà.
Giuseppe si corica, ma Maria non riesce a staccarsi dal letto; aggiusta la coperta, sistema il cuscino.
Allalba, Giuseppe si alza e accende il camino per scaldare la casa prima che Alessandro si svegli. Maria, dal canto suo, inizia a preparare una torta di mele. Alessandro si alza verso mezzogiorno e commenta che non dormiva così profondamente da tempo. Dopo la colazione accende la televisione e si mette comodo per vedere un film.
Maria gli chiede:
Figlio, vuoi dare una mano a papà a spaccare la legna?
Alessandro risponde:
Mamma, sono qui solo per qualche giorno, lasciate fare a papà il riscaldamento della sauna.
I due genitori, senza parole, portano acqua dal pozzo per la sauna.
A pranzo, Giuseppe dice:
Il letamaio deve essere pulito. Tu sei giovane e forte, vai a sistemarlo, per favore!
Alessandro replica:
Cosa vuoi, papà? Ti sembra che io sia stanco dal lavoro in città? Sono venuto qui per riposare, e già mi chiedi di lavorare.
Dopo la sauna, Alessandro apre una bottiglia di vino rosso che ha portato e comincia a lamentarsi della vita. Maria e Giuseppe si consumano nella stanchezza, mentre Alessandro alterna racconti sulla sua lussuosa abitazione, sui mobili costosi, sul suo cane di razza, e sul fatto che le donne di oggi sembrano tutte goffe e il lavoro non gli dà più soddisfazione.
Stanchi, i genitori si coricano, ma Alessandro, offeso, dice che andrà dalla sorella perché con loro è noioso. Maria comincia a piagnucolare e gli toglie le chiavi dellauto, implorandolo di non salire al volante. Alessandro, quasi furioso, sbatte le porte, corre nella sua camera, alza il volume della televisione al massimo.
Giuseppe, cercando di dormire, si avvicina al figlio, lo trova già a russare, spegne il televisore e si sistema sul letto.
Il giorno seguente Alessandro passeggia nel bosco, sente il freddo, torna a casa, si riscalda con una tazza di tè caldo sul divano. Non ricorda nulla della giornata precedente; Maria, intanto, ha un mal di testa persistente.
Giuseppe e Maria preparano una borsa piena di prodotti tipici: marmellata di fichi, formaggi locali, pane casereccio e un barattolo di mostarda. Alessandro accetta volentieri.
Avete impacchettato così tanto! La mia moglie sarà felice, non ha mai assaggiato conserve così buone. Portiamo tutto, ma non voglio offendere nessuno; mi è solo sfuggito di portare i regali per Capodanno, ma non è un grosso problema, la prossima volta li porterò.
Maria si asciuga una lacrima e dice:
Non tornare più a trovarci, figlio! Ti vogliamo bene, ma ci preoccupiamo; resta sul divano a casa tua, dove hai una TV più grande e più cara della nostra.
Alessandro capisce di aver ferito i genitori, ma non sa cosa dire. Saluta, sale in auto e parte verso la città, dove lo attende il consueto caos di traffico e di lavoro.






