**12 Dicembre**
«Ti vogliamo bene, figlio, ma non venire più a trovarci.»
Un anziano marito e moglie vivevano da sempre in una casetta modesta, vecchia quanto loro, e non avevano mai voluto trasferirsi.
La sera, spesso ricordavano la loro vita insieme, piena di momenti felici. I figli erano ormai grandi e avevano famiglie proprie. La figlia, Elena, abitava nel paesino accanto e veniva spesso a trovarli, portando i nipoti a riempire la casa di risate. Il figlio, invece, Luca, si era trasferito lontano e non lo vedevano da cinque anni, perso tra il lavoro e i suoi impegni. Lui e la moglie preferivano passare le vacanze allestero. Pochi giorni fa, però, Luca aveva chiamato annunciando la sua visita.
I genitori si riempirono di gioia. Il padre, Riccardo, andò subito in bicicletta a comprare cibo al mercato, mentre la madre, Lucia, pensava a cosa cucinare per far contento il figlio. Contarono i giorni fino al suo arrivo. Luca si era appena risposatola prima moglie amava viaggiare e non voleva legami, così si erano lasciati. Senza figli, ora ricostruiva la sua vita.
Luca arrivò in macchina la sera, cenò e andò subito a letto. I genitori si sedettero accanto a lui in silenzio, solo per guardarlo un po, perché parlare era difficile: il viaggio lo aveva stancato troppo.
Riccardo disse, sorridendo:
«Domani nostro figlio si riposerà bene, poi ci aiuterà a spaccare la legna, svuoteremo la stalla e andremo a prendere un abete per decorare la casa come una volta. Sono anni che non addobbiamo più per Natale.»
Lucia aggiunse:
«E dobbiamo anche sistemare il pavimento della dispensa, prima che cediamo dentro.»
Riccardo andò a dormire, ma Lucia non riusciva a staccarsi dal suo ragazzo, aggiustandogli la coperta o il cuscino.
La mattina dopo, Riccardo si alzò presto per accendere la stufa e scaldare la casa prima che Luca si svegliasse. Lucia iniziò a preparare una torta. Luca si alzò verso mezzogiorno, dicendo di non aver dormito così bene da anni. Dopo colazione, accese la televisione e si mise comodo sul divano a guardare un film.
Lucia chiese:
«Figlio, puoi aiutare tuo padre con la legna?»
«Mamma, sono qui solo per qualche giorno, lasciamo che papà accenda la stufa. Io ho bisogno di riposare.»
I genitori, senza dire una parola, portarono insieme lacqua dal pozzo per la stufa.
A pranzo, Riccardo chiese:
«La stalla va pulita. Tu sei giovane e forte, potresti occupartene?»
«Pensi che in città non sia stanco dal lavoro? Sono venuto qui per rilassarmi, non per fare fatica!»
Dopo cena, Luca aprì la bottiglia di vino che aveva portato e iniziò a lamentarsi della vita: parlò del suo appartamento costoso, del suo levriero di razza, delle donne che non capivano mai niente, e del lavoro che non gli dava più soddisfazione.
I genitori, esausti, andarono a letto. Luca si sentì offeso e disse che sarebbe andato da sua sorella, perché con loro era noioso. Lucia si mise a piangere e gli tolse le chiavi della macchina, pregandolo di non guidare. Luca quasi sfondò una porta, tornò in camera, alzò il volume della televisione al massimo e si addormentò russa





