*La tradimento dietro una tazza di tè: La storia di Olivia*
Olivia tornava a casa dal lavoro con un passo leggero — oggi l’avevano lasciata uscire prima. Le strade di Siena, avvolte nel tepore primaverile, la spinsero a pensare a come trascorrere quella serata inaspettata.
«Potrei fare un salto da Francesca?» le venne in mente. «È da tanto che non ci vediamo.»
Decise all’istante. Si fermò in pasticceria per una crostata di amarene e, mezz’ora dopo, suonava il campanello dell’amica.
«Ciao!» Francesca spalancò la porta, e nei suoi occhi brillò qualcosa di furbo.
«Sono venuta a trovarti!» sorrise Olivia, porgendole la scatola con il dolce.
«Entra, ho una sorpresa per te,» disse improvvisamente Francesca, con una strana nota nella voce.
«Quale sorpresa?» Olivia si irrigidì, ma entrò comunque in cucina. E lì rimase paralizzata, come fulminata, di fronte a quello che Francesca aveva chiamato “sorpresa”.
«Un’amica single non ha posto nella casa di una donna sposata,» ripeteva sempre la nonna di Olivia. «Tienila a distanza, non aprirle il cuore, o verserai lacrime amare.»
Olivia aveva sempre ascoltato i consigli della nonna, e del resto non aveva molte amiche. Alcune erano sparite negli anni, altre se n’erano andate dopo litigate, ma Francesca era rimasta al suo fianco. La loro amicizia, nata in prima elementare, durava ormai da quasi quarant’anni. Insieme avevano condiviso gioie e dolori: Olivia e suo marito Matteo avevano cresciuto due figli, mandandoli a studiare a Roma, mentre Francesca gioiva dei successi della figlia Giulia e sognava per lei un futuro felice.
«La mia felicità non è arrivata, ma spero almeno per Giulia,» sospirava Francesca, malinconica.
«Non parlare così,» la consolava Olivia. «Giulia è intelligente, andrà tutto bene. E tu non hai di che lamentarti: una figlia meravigliosa, una casa accogliente. Certo, con il matrimonio non è andata… è stato duro.»
«Duro perché ho sopportato per anni i suoi tradimenti,» rispondeva amara Francesca. «Pensavo che si sarebbe calmato, invece è solo peggiorato.»
Olivia conosceva la storia dell’amica come se fosse la sua. Il marito di Francesca, Riccardo, aveva sempre avuto storie a destra e a manca. Mentre lei cresceva Giulia da sola, aiutava i genitori e si spezzava la schiena con due lavori, lui si godeva le attenzioni delle altre donne. A volte riusciva a nascondere le relazioni, ma spesso finiva tutto in scenate. Riccardo giurava che sarebbe cambiato per la famiglia, e Francesca ci credeva ancora. Così per vent’anni, finché, tre anni prima, non se n’era andato con una donna più giovane.
«Giulia è grande, capirà. Noi ormai siamo estranei, tanto vale chiuderla qui,» le aveva detto.
Mentre Francesca cercava di riprendersi, Riccardo se n’era andato portandosi via tutti i loro soldi. La casa era dei suoi genitori, quindi non poteva toccarla, ma i risparmi li aveva definiti «un risarcimento meritato» per gli anni passati insieme. In quei giorni neri, Olivia era stata l’unica a sostenerla, a farle trovare la forza per non crollare.
«Mamma, ma tu stessa ripeti sempre le parole della nonna: un’amica single non dovrebbe entrare in casa di una sposata,» le diceva sua figlia maggiore, Chiara.
«Ma che dici,» la liquidava Olivia. «Io e Franci siamo come sorelle da una vita, non posso abbandonarla adesso.»
«Dai, mamma, stiamo scherzando,» interveniva il figlio minore, Luca. «È che ci riempi la testa con i detti della nonna, poi ogni due per tre porti Franci a casa nostra.»
«Ma che sciocchezze!» si arrabbiava Olivia. «Davvero pensate che Francesca cercherebbe di portarmi via vostro padre o di rovinare la nostra famiglia? Siamo una cosa sola, io, lei e Giulia, smettetela con queste stupidaggini!»
«Stiamo scherzando,» rideva Chiara. «Franci è come una zia per noi, pensi davvero che a questa età ci siano storie del genere?»
Olivia ignorava le battute dei figli. Da giovane aveva davvero seguito i consigli della nonna, ma Matteo non le aveva mai dato motivo di dubitare. Uomo tranquillo e affidabile, aveva sempre lavorato per la famiglia, passando i weekend tra il giornale e piccole riparazioni in casa. Una volta era amico di Riccardo, ma dopo il divorzio di Francesca, i due si erano persi di vista. Olivia e Matteo erano rimasti dalla parte dell’amica, mentre Riccardo aveva tagliato ogni legame per una vita nuova.
«Franci è sola, dobbiamo invitarla alle feste,» diceva spesso Olivia, e Matteo annuiva.
«Franci ha un rubinetto che perde, vai a vedere,» chiedeva al marito, e lui andava senza fiatare.
«Sabato Franci ha bisogno di aiuto con la macchina,» continuava Olivia. «Deve spostare dei mobili dalla casa al mare e non vuole chiamare un estraneo.»
Matteo eseguiva in silenzio: riparava, trasportava, aiutava. Francesca, per ringraziarlo, portava verdure dell’orto, faceva dolci, e tutto sembrava normale.
«Sei troppo ingenua,» scuoteva la testa la collega Elena, sentendo di questa amicizia. «Davvero ti fidi così tanto, sia dell’amica che di tuo marito, da lasciarli soli?»
«Ma che dici,» rideva Olivia. «Io e Franci siamo come sorelle, lei è stata la mia testimone di nozze. Con Matteo sono trent’anni che stiamo insieme, non c’è mai stato un motivo per dubitare. Queste cose succedono da giovani, alla nostra età mica ci pensiamo più.»
«Be’, stai attenta, la vita è imprevedibile,» replicava Elena, dubbiosa.
Olivia davvero non sospettava nulla delle persone più care. L’idea che tra loro potesse esserci qualcosa le sembrava assurda. Ma quel giorno, quando era entrata senza avvisare a casa di Francesca, il suo mondo crollò. In cucina, in vestaglia, davanti a un piatto di minestrone, c’era Matteo.
«Che succede?» La voce di Olivia tremò. «Dovevi essere a pesca! Francesca aveva di nuovo bisogno di aiuto?»
Francesca fece un passo avanti, decisa.
«Senti, Oli, parliamoci chiaro. Forse è meglio che tu abbia visto. Eravamo stanchi di nasconderci, ma non avevamo il coraggio di dirtelo.»
Le parole dell’amica la colpirono come martellate. Olivia guardava alternativamente lei e Matteo, cercando di trattenere le lacrime. Non sentiva quasi quello che diceva Francesca — nella sua testa c’era solo un ronzio, il cuore spezzato dal dolore. Le lacrime arrivarono a casa, quando cadde sulla poltrona stringendo una tazza di tè ormai freddo.
«Scusa, non so neanch’io come sia successo,» borbottava Matteo, evitando il suo sguardo. «Ma tra noi è scattato qualcosa. Vivere insieme adesso non sarebbe giusto. Io e Franci abbiamo deciso di andare a vivere insieme.»
«Davvero?» Olivia riuscì solo a sussurrare, soffocata dal dolore.
Qualche giorno dopo, Francesca la raggiunse, ma la conversazione fece solo più male.
«Non giudicarci,» disse in fretta. «Tu per tutti questi anni sei stata felice, io invece ho sofferto. Anche io ho diritto a un po’ di fel”Dopo quel giorno, Olivia imparò che anche il tè più dolce può nascondere l’amaro sapore del tradimento.”