*Allora, senti questa storia…*
**Tradimento a colazione: La storia di Olga**
Olga tornava a casa dal lavoro con il cuore leggero – quel giorno l’avevano lasciata andare prima. Le strade di Siena erano tiepide d’aria primaverile, e pensò a come passare la serata inaspettatamente libera.
*”Magari vado da Francesca?”* le venne in mente. *”È tanto che non ci vediamo.”*
Decise all’istante. Entrò in una pasticceria a prendere una crostata di amarene e, mezz’ora dopo, suonava al campanello dell’amica.
*”Ciao!”* Francesca aprì la porta, gli occhi le brillavano di un luccichio furbo.
*”Sono venuta a trovarti!”* sorrise Olga, porgendole la scatola con il dolce.
*”Entra, ho una sorpresa per te,”* disse improvvisamente Francesca, con una strana nota nella voce.
*”Che sorpresa?”* Olga si irrigidì, ma senza aspettare risposta, entrò in cucina. E lì rimase di sasso, come fulminata, davanti a ciò che Francesca chiamava “sorpresa”.
*”A un’amica single non devi aprire la porta se sei sposata,”* ripeteva sempre la nonna a Olga. *”Tienila a distanza, non confidarle l’anima, o piangerai lacrime amare.”*
Olga aveva sempre ascoltato i saggi consigli della nonna, e le amiche intime le contava sulle dita di una mano. Alcune erano svanite nel tempo, altre se n’erano andate dopo un litigio, ma Francesca era rimasta la sua compagna fedele. La loro amicizia, nata alle elementari, durava da quasi quarant’anni. Avevano condiviso gioie e dolori: Olga e suo marito Pietro avevano cresciuto due figli, mandandoli a studiare a Roma, mentre Francesca si godeva i successi della figlia Sofia e sognava per lei un futuro felice.
*”La felicità per me non è arrivata, ma almeno per Sofia spero che sia diverso,”* sospirava Francesca.
*”Ma che dici,”* la rassicurava Olga. *”Sofia è una ragazza in gamba, andrà tutto bene. E tu non hai di che lamentarti: una figlia splendida, una casa accogliente. Certo, col marito non è andata… quello sì che è stato difficile.”*
*”Difficile che ho sopportato per anni le sue corna, perdonandolo ogni volta,”* rispondeva amara Francesca. *”Pensavo che sarebbe cambiato, invece è solo peggiorato.”*
Olga conosceva la storia dell’amica come la propria. Il marito di Francesca, Marco, aveva sempre avuto relazioni extraconiugali. Mentre lei si faceva in quattro per crescere Sofia, aiutare i genitori e lavorare due turni, lui si godeva l’attenzione di altre donne. A volte riusciva a nascondere le scappatelle, ma spesso finiva tutto in litigi. Marco giurava che sarebbe cambiato per la famiglia, e Francesca ci credeva ogni volta. Così erano passati vent’anni, finché tre anni prima lui non se n’era andato con una donna più giovane.
*”Sofia è grande, capirà, e noi due ormai siamo estranei, non ha senso continuare,”* le aveva detto.
Mentre Francesca cercava di riprendersi, Marco se n’era andato, portandosi via tutti i loro soldi. La casa era dei suoi genitori, quindi su quella non poteva mettere le mani, ma i risparmi erano spariti come “compenso equo” per gli anni passati insieme. In quei giorni bui, Olga era stata l’unica a starle vicina, aiutandola a non crollare.
*”Mamma, tu stessa ripetevi le parole della nonna – le amiche single non dovrebbero entrare in casa di chi è sposata,”* le ricordava la figlia maggiore, Giulia.
*”Non dire sciocchezze,”* sbuffava Olga. *”Io e Francesca siamo come sorelle, non posso abbandonarla ora.”*
*”Dai, mamma, stiamo scherzando,”* interveniva il figlio minore, Luca. *”Però ci hai rotto con questi proverbi della nonna, e intanto Francesca viene qui quasi ogni giorno.”*
*”Che ridicolaggini!”* si infuriava Olga. *”Davvero pensate che Francesca voglia rubarmi Pietro o rovinare la nostra famiglia? Siamo una sola famiglia, io, lei e Sofia, smettetela con queste stupidaggini!”*
*”Stiamo scherzando, stiamo scherzando,”* rideva Giulia. *”Francesca è come una zia per noi, e poi, a questa età, che intrighi vuoi che ci siano?”*
Olga ignorava le battute dei figli. Da giovane aveva davvero seguito i consigli della nonna, ma Pietro non le aveva mai dato motivo di dubitare. Uomo tranquillo e affidabile, aveva sempre lavorato per la famiglia, passando i weekend a casa a leggere il giornale o a sistemare qualcosa. Un tempo era amico di Marco, ma dopo il divorzio di Francesca, i loro rapporti si erano raffreddati. Olga e Pietro si erano schierati con lei, mentre Marco aveva tagliato ogni legame, iniziando una vita nuova.
*”Francesca è sola, dobbiamo invitarla per le feste,”* diceva spesso Olga, e Pietro annuiva.
*”A Francesca perde il rubinetto, vai a controllare,”* chiedeva a Pietro, e lui andava senza fiatare.
*”Sabato Francesca ha bisogno di aiuto con la macchina,”* continuava Olga. *”Deve spostare dei mobili dalla casa al mare e non vuole chiamare un estraneo.”*
Pietro eseguiva tutto in silenzio: riparava, trasportava, aiutava. Francesca, in cambio, portava verdure dell’orto, faceva dolci, e tutto sembrava naturale.
*”Sei troppo ingenua,”* scuoteva la testa la collega Anna, sapendo di questa amicizia. *”Davvero ti fidi così tanto sia di lei che di tuo marito da lasciarli soli?”*
*”Ma che dici?”* rideva Olga. *”Io e Francesca siamo come sorelle, è stata la mia testimone di nozze. Con Pietro sono quasi trent’anni che stiamo insieme, e non c’è mai stato un motivo per sospettare. Da giovani è un conto, ma alla nostra età, che storie d’amore vuoi che ci siano?”*
*”Bè, fai attenzione, la vita è imprevedibile,”* replicava Anna, dubbiosa.
Olga non aveva mai dubitato delle persone più care. L’idea che tra loro potesse esserci qualcosa le sembrava assurda. Ma quel giorno, quando era entrata senza avvisare da Francesca, il suo mondo era crollato. In cucina, in vestaglia, davanti a una scodella di minestra, sedeva Pietro.
*”Che succede?”* la voce di Olga tremò. *”Non dovevi essere a pesca? Francesca ha di nuovo bisogno di aiuto?”*
Francesca fece un passo avanti, il volto determinato.
*”Senti, Olga, parliamo chiaro. Forse è meglio che tu abbia visto tutto. Eravamo stanchi di nasconderci, ma non avevamo il coraggio di dirtelo.”*
Le parole dell’amica la colpirono come martellate. Olga guardava alternativamente lei e Pietro, cercando di trattenere le lacrime. Quasi non sentiva cosa dicesse Francesca – nella testa le rimbombava, il cuore le si spezzava. Le lacrime scoppiarono solo a casa, quando si lasciò cadere sulla poltrona, stringendo una tazza di tè ormai freddo.
*”Scusa, non so come sia successo,”* borbottava Pietro, evitando il suo sguardo. *”Ma tra noi è nato qualcosa. Continuare a vivere insieme non è giusto. Io e Francesca abbiamo deciso di andare a vivere insieme.”*
*”Davvero?”* riuscì solo a dire Olga, soffocando dalla rabbia.
Due giorni dopo, Francesca andò da lei, ma la conversazione fece solo*”E così, mentre il sole tramontava su Siena, Olga capì che a volte il tradimento arriva con la persona che meno te l’aspetti e che il vero prezzo della fiducia si paga in solitudine.”*