Dò soldi ai bambini per un intero anno per pagare un mutuo; non darò più nemmeno un centesimo!
Io e mio marito Lorenzo abbiamo solo un figlio adulto, Alessandro. Sta già con la sua famiglia e noi siamo diventati nonni. Giochiamo tutti insieme come una grande famiglia.
Sono cresciuta negli anni del dopoguerra, quando il Partito Comunista ha dominato la vita di molti. Mi sono sposata a trentanni, considerata una ragazza senza marito e tutti aspettavano un erede subito. Allora non avere figli era visto come una condanna, quasi come se si fosse colpiti dalla peste.
Finalmente Alessandro nasce, e decidiamo che basta avere più di un figlio. Come persone istruite sappiamo che crescere un bambino costa assai, e più figli significano spese ancora più grandi. Per questo scegliamo di averne uno solo e riusciamo a dargli una buona istruzione, una casa dignitosa e a tenere la nostra vita in ordine.
Alessandro ha unopinione diversa. Poco dopo il nostro matrimonio sua moglie Francesca rimane incinta e nasce la nipote Giulia. La giovane coppia non ha ancora un appartamento, così contraggono un mutuo per acquistare una casa. Noi li aiutiamo a pagare le rate mensili. Poi apprendo che Francesca è di nuovo incinta. Le chiedo come faranno a mantenere due bambini e a estinguere il mutuo. Mi risponde con un sorriso che ce la caveranno, e io le dico: Se ce la fate, bene.
Per un po riescono a gestire tutto. Poi Francesca non riesce più a lavorare e Alessandro perde il lavoro. Che fare? Decidono di trasferirsi nel nostro appartamento in affitto. Lorenzo, sempre generoso, dice che li aiuterà a estinguere il mutuo. Così noi due paghiamo per un anno intero le rate del loro mutuo, convinti di dare loro una mano importante. Ma non è così.
Scopro di recente che il mutuo non è stato estinto: ci sono sei mesi di ritardo. Dove sono finiti i soldi? Lorenzo è furioso e dice di non avere più la forza di continuare. Io rimango sconvolta, non so cosa dire né cosa fare. Abbiamo aiutato i nostri figli e ora ci sentiamo schiacciati, con loro che vivono di fretta sopra le nostre spalle. Cosa faremo adesso?






