Un Biglietto che Ha Cambiato Tutto: Una Storia Scolastica di Amore e Gelosia

Il biglietto che cambiò tutto: una storia scolastica d’amore e invidia

Lorenzo stava aprendo il suo zaino come al solito quando, tra i quaderni, notò un foglietto piegato con cura. Lo aprì con cautela, e qualcosa gli batté forte nel petto:
«Ciao! Mi piaci molto. Se vuoi incontrarmi, ti aspetto oggi alle quattro dietro la scuola.»

Rimase sorpreso, quasi senza parole. Non aveva idea di chi potesse averlo scritto.
Ma la curiosità vinse. Alle quattro in punto era già lì. E all’improvviso… vide Beatrice. La timida e riservata ragazza nuova.

— Sei stata tu a scrivermi? — chiese con delicatezza.
— Cosa? — Beatrice sembrò confusa. — Io? Ma no!

— Allora perché sei qui? Mi stavi aspettando?
— Ehm… Martina mi ha detto che ti piaccio… — mormorò Beatrice, arrossendo fino alle orecchie.

Lorenzo aggrottò le sopracciglia. La situazione diventava sempre più strana.

Il trasloco che cambiò tutto
Beatrice si era trasferita in un nuovo quartiere con i genitori dopo che avevano comprato un appartamento più grande. Anche se la casa era più comoda, la sua vecchia scuola era ormai lontana. I genitori insistettero: se c’era una scuola proprio sotto casa, avrebbe studiato lì.

Beatrice fece resistenza. Cambiare classe in terzo liceo, quando tutti erano già uniti da anni, era spaventoso. Ma nessuno la ascoltò.

— Ti farai nuovi amici! — disse la mamma. — Sei una ragazza socievole!

Peccato che si sbagliasse. Beatrice aveva sempre avuto difficoltà a legare con gli altri. E nella nuova scuola non riuscì a integrarsi subito.

All’inizio, i compagni si incuriosirono di lei, ma lei rispondeva in modo schivo, evitando lo sguardo. Presto iniziarono a ignorarla.

Beatrice non se la prendeva—era semplicemente diversa. Silenziosa e prudente, osservava di nascosto un ragazzo: Lorenzo. Allegro, estroverso, il preferito di tutti.

Le piaceva. Tantissimo. Ma non osava neanche pensare di parlargli.

L’invidia tra i banchi di scuola
Martina, vivace e sicura di sé, se ne accorse. Lei stessa provava qualcosa per Lorenzo, ma tra loro c’era solo amicizia.

Vedendo gli sguardi timidi di Beatrice rivolti a Lorenzo, Martina sentì una fitta d’invidia. Decise di metterla in difficoltà.

— Facciamo uno scherzo? — propose alle amiche. — Scriviamo un biglietto a Lorenzo fingendo che sia di un’ammiratrice segreta, e diciamo a Beatrice che lui è interessato a lei. Vediamo come reagisce!

Le amiche erano incerte, ma alla fine accettarono. Martina si avvicinò a Beatrice e le disse con falsa dolcezza:

— Ho sentito che piaci a Lorenzo. Vuoi che scopra se è vero?

Negli occhi di Beatrice brillò la speranza. E questo fece infuriare Martina ancora di più.

— Ti ha chiesto di incontrarlo — mentì — ma non dirlo a nessuno. Dietro la scuola, alle quattro. Va bene?

— Sì… — sussurrò Beatrice, emozionata e confusa.

Il finale che nessuno si aspettava
Il giorno dopo, Martina infilò il biglietto nello zaino di Lorenzo. Lui lo lesse e ne fu intrigato.

Si presentò all’appuntamento. E vide Beatrice. E lei vide lui.

— Sei stata tu?
— No… mi hanno detto che tu…

Lorenzo capì tutto. Sospirò. Conosceva bene Martina e i suoi scherzi.

Ma Beatrice era lì. Forse non si era sbagliato?

— Se sei qui, vuol dire che ti piaccio? — sorrise.

Beatrice arrossì. Stava per scappare, ma Lorenzo la fermò.

— Visto che ci siamo… vuoi fare una passeggiata?

Martina, nascosta dietro l’angolo mentre filmava tutto, rimase senza parole. Non era previsto. Non doveva andare così.

Ma la cosa peggiore fu il giorno dopo, quando Lorenzo e Beatrice entrarono in classe… insieme. Sorridenti. E si sedettero uno accanto all’altra.

Le conseguenze
— L’hai fatto apposta? Per vendicarti? — chiese Martina a Lorenzo durante l’intervallo.

— No, sei tu che ci hai presentati. Grazie, a dire il vero. Andiamo d’amore e d’accordo.

Martina non ci credeva. Sperava che fosse solo una farsa.

Ma passarono mesi. Stavano ancora insieme. Finirono il liceo. Restarono una coppia. Poi si sposarono.

E solo allora Martina capì davvero: il suo scherzo le si era rivoltato contro.

Morale?
Prima di fare del male agli altri, rifletti. A volte il destino trova il modo di sistemare le cose meglio di chiunque altro.

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