UN REGALO SPECIALE

UN REGALO SPECIALE

Una gravissima svista fu compiuta da una donna proprio a Natale. Allinizio pensava di fare tutto nel modo giusto. Indossò stivali simili a quelli da soldato, una pelliccia pesante e un cappotto di pelliccia. Salì al volante del suo Jeep e si diresse verso un villaggio di campagna.

La donna si chiamava Teresa Leonardo, e aveva avuto un unico figlio, nato tardivamente, con cui aveva condiviso trentanni di vita. Amava il figlio con una ferezza quasi maniacale; per lui lavorava senza sosta, si arricchì e si sacrificò. Il giovane, una volta alla università, conobbe la studentessa cinese Cinzia, che viveva nel dormitorio, e ben presto nacque anche una bambina!

Teresa conosceva bene le persone. Sapeva bene che quella ragazza, che lei chiamava Cinzia, desiderava appropriarsi del suo figlio per nutrirsi del suo patrimonio. Decise quindi di andare a confrontarsi con la giovane, scoprì dove abitava e, con lintenzione di spaventare o di corrompere, si mise in cammino. Doveva sottrarre la serpente dal suo figlio, che ormai non ascoltava più la madre e parlava già di matrimonio.

Il volto di Teresa ricordava quello di un bulldog: rugoso, con profonde pieghe, occhi ardenti di rabbia come quelli di un cane di Baskerville. Era una donna massiccia, simile alla statua della Repubblica di Roma, una figura imponente degna delle protagoniste delle commedie di Goldoni.

Sulla strada comprò alcune mele, pere e un sonaglio per il bambino, perché era comunque una festa. Bisogna aprire il dialogo, dopotutto non siamo bestie feroci!, pensò.

Arrivata a casa di Cinzia, suonò il campanello, entrò come un ciclope, tolse gli stivali e la pelliccia, salutò la giovane con un Buon Natale e si avvicinò al passeggino. Lì cera un bambinello bianco come la neve, chiamato Pietro, che la madre aveva timidamente presentato. Cinzia tremava di paura, sapendo quanto Teresa potesse essere spaventosa.

Teresa si avvicinò al passeggino e porse il sonaglio al piccolo. Improvvisamente il bambino scoppiò in una risata gioiosa che fece anche la madre vibrare. Pietro afferrò il sonaglio con la manina, iniziò a dondolare i piedi in calzini, appoggiandosi con una mano al bordo del passeggino, quasi a compiere una danza. Il suo sorriso era contagioso, gli occhi azzurri non lasciavano Teresa.

Allora Teresa commise lerrore fatale: prese il bimbo fra le braccia, istintivamente. Pietro abbracciò la donna con una forza sorprendente, toccò il suo viso, picchiettò leggermente la fronte con il sonaglio e iniziò a farle dei versi dolci: Chi è questo piccolo angioletto? Chi è il nostro piccolo dolcetto?. Il suo cuore si strinse, sentì una dolcezza infinita, una fiamma ardente nel petto. Pietro non distolse gli occhi innamorati, si aggrappò a lei con determinazione, ignorando la madre. Lodore di felicità e di amore riempiva laria, come se gli angeli profumassero di sorrisi infantili.

Teresa, presa da un sentimento improvviso, non voleva più separare il bambino. Sarebbe data la sua vita per Pietro, era diventata anchella vittima di un amore improvviso e travolgente. Lacrime calde solcavano le sue rughe.

Da quel momento Teresa ordinò al figlio di sposarsi, nonostante lui fosse un po ribelle. Alla fine lo fece, perché amava Cinzia e Pietro. Con ricatti e promesse, li fece entrare nella sua enorme villa, ma non interferì troppo nella loro vita, così vissero serenamente.

Lintera attenzione di Teresa era ora catturata da Pietro; non riuscivano a stare luno senza laltro. Il loro amore era puro e profondo.

Così una donna compì un terribile errore o forse una scoperta? Nessuno lo saprà davvero. Ma trovò, inaspettatamente, il suo regalo di Natale: la consapevolezza che il giorno più speciale è anche quello dei doni più inaspettati.

(Valore del regalo: lamore, incalcolabile in euro.)

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