Una donna che rifiuta anche il suo stesso figlio: la storia di chi non conosce il valore della famiglia

*Dal diario di un padre*

“Sta’ certa, mia nuora non ha bisogno di nessuno, nemmeno di suo figlio!” — questa è la storia di una donna che non sa cosa sia la famiglia.

Dopo il matrimonio di mio figlio, speravo che tutto si sistemasse per il meglio. Ma fin dal primo giorno capii: con questa donna, Chiara, non avrei mai potuto andare d’accordo. No, non per gelosia, come qualcuno potrebbe pensare. Ho accettato da tempo che mio figlio sia cresciuto, si sia sposato, e che ora ci sia un’altra donna al centro della sua vita. Avrei voluto accoglierla, sostenerla, esserle vicina. Ma più passava il tempo, più mi convincevo: lei non ama nessuno. Né me, né mio figlio, e, quel che è peggio, nemmeno il proprio bambino.

Chiara ha sempre messo al primo posto solo se stessa e i suoi capricci. Me n’ero accorto già prima delle nozze, ma pensavo che, con l’arrivo di un figlio, sarebbe cambiata. Che sarebbe diventata più dolce, più premurosa. Mi sbagliavo. È rimasta fredda come un ghiaccio. Mio figlio, a quanto pare, lo considera solo un aiutante temporaneo — finché le fa comodo.

A casa mia non venivano quasi mai. Le feste di famiglia si tenevano sempre da noi, e solo allora Chiara si faceva vedere — impeccabile, con lo smalto fresco, i capelli perfetti e vestiti costosi. E va bene, ma ogni volta che guardavo mio figlio, mi veniva da piangere. Sembrava stanco, trascurato, perso. Non un marito felice, ma un uomo che cerca di sopravvivere in un territorio ostile.

“Oh, Chiara, non ti prendi proprio cura di tuo marito,” osservò mia sorella una volta a tavola, con delicatezza.

Lei si limitò a ridacchiare:

“Mica sono sua madre. Che si arrangi.”

Stetti zitto. Anche se avrei voluto dirle tutto quello che pensavo. Ma non volevo rovinare la festa a mio figlio. Però una frase mi rimase in testa: “A lei non importa nulla di come sta. L’importante è che le ciglia siano perfette e le unghie brillino.”

Passò del tempo. Una sera mi chiamò mio figlio:

“Papà, posso venire da te? Ho bisogno di stare un po’ da qualche parte…”

La voce roca, fiacca. Arrivò un’ora dopo — pallido, con la febbre, che si reggeva a malapena in piedi. Stavo per svenire quando lo vidi. Aveva bisogno di iniezioni due volte al giorno, sempre alla stessa ora. E Chiara? Chiara disse:

“Io non mi sveglio per nessun allarme. Se è così preoccupato, lo faccia suo padre.”

Ecco cos’era sua moglie. Nessuna cura, nessun affetto. Pensai che, dopo una cosa del genere, avrebbe preso in considerazione il divorzio. Invece no. Dopo qualche mese decisero di… avere un figlio.

Mio nipote nacque, ma dell’amore di sua madre non vidi traccia. Faceva tutto “per dovere”: mangiare, cambiare, dormire. Niente baci, niente abbracci, nessun calore. Una macchina, non una madre. Ricordo quando organizzarono una vacanza. Chiara disse che il bambino non lo avrebbero portato — “rovinerebbe tutto”. Propose di lasciarlo a un’amica. A me o ai suoceri no, perché lavoriamo tutti. Mio figlio rifiutò: non poteva abbandonare il piccolo. Alla fine lei partì da sola.

Lui restò con il bambino. Cucinava, lo portava a passeggio, lo accudiva. Da solo. Dopo quell’episodio, per la prima volta, pensò seriamente al divorzio. Ma, come sempre, ebbe pietà, sperando che forse sarebbe cambiata. Non cambiò. Sono ancora insieme. Ma sempre più spesso mio figlio dorme da me — dopo litigi e offese che non riesce più a sopportare.

Chiara, invece, vive come se fosse sola. Non ha bisogno di nessuno. Suo marito è solo un coinquilino. Suo figlio, un fastidio. Io non capisco… Perché sposarsi se non si è pronti per una famiglia? Perché mettere al mondo un bambino se non lo si vuole? Perché? Per una spunta su una lista?

Mio figlio soffre. Lo vedo. Ma spera ancora. E io continuo ad aspettare il giorno in cui capirà, finalmente, che questa donna non cambierà mai. E solo allora, forse, inizierà una vita nuova, autentica. Senza una moglie di ghiaccio, senza relazioni false, ma con un figlioletto da amare tra le braccia.

*La lezione è questa: l’amore non è un obbligo, ma una scelta. E se qualcuno non sceglie di amare, nulla potrà mai scaldare quel cuore.*

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

7 − two =

Una donna che rifiuta anche il suo stesso figlio: la storia di chi non conosce il valore della famiglia