L’uomo correva all’aeroporto. Ma quello che notò lungo la strada lo sorprese, costringendolo a fermarsi.
Era di fretta per prendere il suo solito volo, ma quel giorno, sotto una pioggia battente che sembrava uscita da un film neorealista, tutto prese una piega inaspettata.
Mentre sfrecciava in taxi verso Fiumicino, vide una donna sotto l’acqua con un bambino piccolo. Per un attimo pensò di ignorarli e proseguire, ma un colpo di coscienza lo spinse a far fermare lauto.
«Buongiorno, posso aiutarvi? Perché siete qui sotto questo diluvio con questo piccolo angelo?» chiese, sporgendosi dal finestrino.
«Non ho un posto dove andare», rispose la donna, asciugandosi una lacrima mista a pioggia. «Mio marito ci ha cacciato di casa, e ora non so cosa fare.»
Senza pensarci due volte, Matteo Cavalli, questo il nome delluomo, tirò fuori le chiavi del suo appartamento nel quartiere Prati e ordinò al tassista di portarle lì, assicurandosi che avessero tutto il necessario fino al suo ritorno.
Il tassista le accompagnò, mentre lui riprese la corsa allaeroporto, già immaginando la faccia del capo quando avrebbe annunciato il ritardo.
Due settimane dopo, tornato da Milano, bussò alla porta di casa sua. Nessuna risposta. La porta era socchiusa, e quando entrò, quello che vide lo lasciò senza fiato.
La scena era surreale: in salotto cera una donna con un bambino, ma non erano quelle che aveva aiutato.
Giochi sparsi sul pavimento in ordine perfetto, una cena appena preparata che profumava di ragù, e sul pianoforte un bigliettino: «Grazie per la tua gentilezza. Siamo a casa.»
Poi, nellangolo, notò un altro bambino avvolto in una coperta di lana, accoccolato come un gattino.
Era un estraneo, eppure cera qualcosa di familiare in quegli occhi. Gli stessi del bimbo sotto la pioggia, ma ora aveva quasi sette anni.
La donna alzò lo sguardo e sorrise, anche se un velo di preoccupazione le attraversò gli occhi. «Ci ha trovati da solo. Lo chiamiamo il nostro miracolo.»
Matteo sentì un nodo sciogliersi in petto, ma insieme a esso, una strana sensazione. Non era solo gratitudine. Era un mistero, pronto a rivelare qualcosa di incredibile.