Valerie ha perso il colloquio di lavoro per salvare un anziano che si era accasciato in una via affollata di Milano! Ma quando è entrata nell’ufficio, quasi sviene per ciò che ha visto…

Valeria perse il colloquio di lavoro per salvare un anziano che stava per svenire in una strada affollata di Milano! Ma quando entrò in ufficio, quasi svenne per quello che vide

Valeria aprì il portafoglio, contò i pochi biglietti stropicciati allinterno e lasciò sfuggire un sospiro profondo. I soldi stavano finendo pericolosamente, e trovare un lavoro decente a Milano si rivelava più difficile di quanto avesse mai immaginato. Rivide mentalmente la lista della spesa, cercando di calmare il cuore in gola. Nel freezer cerano due confezioni di cosce di pollo e qualche hamburger surgelato. La dispensa conteneva riso, pasta e una scatola di bustine di tè. Per ora, poteva cavarsela con solo un litro di latte e una pagnotta comprata al mercato allangolo.

Mamma, dove vai? La piccola Sofia corse fuori dalla sua camera, i grandi occhi marroni pieni di preoccupazione.

Non preoccuparti, piccola, disse Valeria, forzando un sorriso per nascondere i nervi. La mamma deve solo andare a un colloquio. Ma indovina un po? La zia Giulia e suo figlio Lorenzo verranno presto a farti compagnia.

Verrà Lorenzo? Il volto di Sofia si illuminò, le mani che battevano per lemozione. Porteranno anche Biscotto?

Biscotto era il gatto tigrato di Giulia, una palla di pelo affettuosa che Sofia adorava. Giulia, la loro vicina, si era offerta di badare a Sofia mentre Valeria si recava al colloquio in centro, in unazienda di distribuzione alimentare. Raggiungere lufficio a Milano significava un lungo viaggio, più tempo su autobus e metro che la durata stessa del colloquio.

Erano passati più di due mesi da quando Valeria e Sofia si erano trasferite nel capoluogo lombardo. Valeria si maledisse per quella decisione impulsiva: sradicare la loro vita con una bambina piccola, spendere quasi tutti i risparmi in affitto e spesa, scommettendo tutto su un lavoro veloce. Ma il mercato del lavoro a Milano era spietato. Nonostante i suoi due titoli universitari e una determinazione incrollabile, trovare una posizione stabile sembrava come inseguire un miraggio. Nella loro piccola città natale, Piacenza, sua madre, Lucia, e la sorella minore, Elena, dipendevano da lei come dal pilastro della famiglia. Senza di lei, non se la cavavano benissimo.

Biscotto rimarrà a casa, piccola, disse Valeria con dolcezza. Non ama molto i viaggi in macchina. Ma andremo presto a casa della zia Giulia e potrai coccolarlo quanto vuoi.

Io voglio un gatto anchio! Sofia fece il broncio, incrociando le braccia.

Valeria scosse la testa con una risatina. Sofia si comportava sempre così quando si parlava di animali. A Piacenza, a casa della nonna Lucia, avevano lasciato Ombra, il loro elegante gatto nero, e un cagnolino vivace di nome Nocciolina. Sofia giocava con loro ogni volta che li andavano a trovare, e ora li rimpiangeva terribilmente.

Tesoro, stiamo affittando questo appartamento, spiegò Valeria. Il proprietario non permette animali.

Neanche un pesciolino rosso? chiese Sofia, alzando le sopracciglia.

Neanche un pesciolino rosso.

In quel momento, gli animali erano lultimo dei pensieri di Valeria. La sua mente era concentrata su una cosa sola: trovare lavoro. Gli ultimi risparmi stavano svanendo, e ogni giorno portava unondata nuova di ansia. Almeno aveva pagato sei mesi daffitto in anticipo, ma quello laveva quasi lasciata senza un euro.

Il campanello suonò, strappando Valeria ai suoi pensieri. Giulia e suo figlio Lorenzo, di cinque anni, erano alla porta. Come al solito, Giulia portava un contenitore di biscotti fatti in casa al cioccolato e una fetta della famosa torta al limone di sua madre. Come Valeria, Giulia era una madre single, ma viveva con i genitori in un piccolo appartamento poco distante. Risparmiare per un posto tutto loro a Milano sembrava come vincere alla lotteria.

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Valerie ha perso il colloquio di lavoro per salvare un anziano che si era accasciato in una via affollata di Milano! Ma quando è entrata nell’ufficio, quasi sviene per ciò che ha visto…