“Via di qui, vecchio schifoso!” gli urlarono dietro, cacciandolo dall’hotel. Solo dopo avrebbero scoperto chi era davvero, ma ormai era troppo tardi.
La giovane receptionist, impeccabile e curata nei dettagli, sbatté le palpebre sorpresa fissando l’uomo sulla sessantina in piedi alla reception. Indossava abiti logori e un odore pungente lo accompagnava, ma sorrise amichevole e chiese:
“Signorina, mi farebbe la cortesia di prenotarmi una suite?”
I suoi occhi azzurri brillarono in modo familiare, quasi che Sofia li avesse già visti da qualche parte. Ma non fece in tempo a capire dove. Irritata, scrollò le spalle e allungò la mano verso il pulsante di emergenza.
“Mi dispiace, ma non accettiamo clienti come lei,” rispose gelida, sollevando il mento con aria di superiorità.
“Come me? Avete regole speciali per i clienti?”
Luomo sembrava offeso. Non era un mendicante, ma il suo aspetto… lasciava a desiderare. Puzzava di qualcosa di sgradevole, come se avesse infilato del pesce sotto un termosifone giorni prima. E osava chiedere una suite!
Sofia sbuffò, osservandolo con sufficienza: non poteva permettersi nemmeno la camera più bassa.
“Per favore, non mi faccia perdere tempo. Voglio farmi una doccia e riposarmi. Sono stanchissimo.”
“Glielho detto chiaroqui non è il benvenuto. Cerchi un altro hotel. E poi, tutte le stanze sono occupate. Sporco vecchio, che pretende una suite…” aggiunse sottovoce.
Niccolò Baresi sapeva con certezza che una camera in quellhotel era sempre libera. Stava per protestare, ma le guardie lo afferrarono per le braccia, lo strattonarono e lo buttarono fuori. Poi si scambiarono occhiate e riserocome se quel nonno avesse voluto sentirsi giovane, ma avesse sbagliato i conti.
“Nonno, non avresti i soldi nemmeno per una camera economica. Sparisci, prima che ti contiamo le ossa!”
Niccolò rimase sconvolto dalla loro insolenza. “Nonno”? Aveva solo sessantanni! Se non fosse stato per quella maledetta pesca, avrebbe insegnato loro chi era il vero “nonno”. Avrebbe voluto punirli, ma non aveva energie per litigare. Finire in commissariato era lultima cosa che voleva. Decise di trattenersi, ma nella mente si ripromise: se mai fosse diventato proprietario di un hotel, quelle guardie sarebbero state licenziate allistante.
Tentò di rientrare, ma lo cacciarono di nuovo, minacciando di chiamare i carabinieri. Borbottando tra sé, si sedette su una panchina del parco. Comera potuto succedere? Voleva solo rilassarsi pescando, ma aveva finito per ritrovarsi in quella situazione. I pesci avevano abboccato a malapenasolo pesciolini che aveva rilasciato. Poi era iniziato a piovere, e sulla via del ritorno era scivolato vicino allo stagno, finendo nellacqua fino alle ginocchia. Era riuscito a uscirne a fatica, ma i vestiti erano pieni di fango e le chiavi erano sparite.
Sua figlia, purtroppo, era in viaggio daffari, quindi ness





