Una doppia vita: lui aveva 25 anni e lei quasi 50. Il marito non sapeva nulla.
Il marito taceva da tempo. Tornava dal lavoro, pranzava, si metteva dei vecchi pantaloni e si sedeva davanti alla televisione. Mangiava, beveva un tè forte e chiedeva il bis. Tra una pausa e l’altra leggeva il giornale. Lei cercava di mostrarle interesse domandando come fosse andata la sua giornata, ma sembrava che le parole si perdessero nell’aria.
Lui era il suo sostegno. Si prendeva cura della sua salute, la portava alle terme, le comprava frutta, la vestiva con abiti alla moda e le regalava solo scarpe di pelle. Si occupava da solo dei lavori di ristrutturazione e del restauro di cose antiche, puliva il vecchio camino e spaccava legna. Non era troppo pigro per fare il pieno alla sua macchina, portarla dal mammologo e da altri dottori. Per tutto il tempo era silenzioso, solo in gioventù parlava dei suoi sentimenti. Gli ultimi 25 anni li aveva trascorsi in silenzio. Faceva tutto il possibile per lei, dimostrandole vero amore.
I figli erano cresciuti. I genitori avevano iniziato a dormire in camere separate. Nulla di particolare. Qualcuno russava, qualcun altro aveva mal di testa. Una volta a settimana si “incontravano” in camera da letto senza molto entusiasmo. Lei voleva parlare, lui dormire. Alzava le spalle e lei se ne andava. Soffriva in silenzio. Alla fine, era iniziata la menopausa…
Un mattino entrò di corsa in un bar locale prima del lavoro. Un giovane si avvicinò a lei, la riempì di complimenti e trovò anche il tempo per una chiacchierata. La invitò a teatro. Era in programma la prima di uno spettacolo tratto dal suo romanzo preferito. Quando arrivò, la sua vita si divise in due mondi distinti. Il cuore si spezzò in milioni di piccoli pezzi.
Il mattino seguente arrivò un messaggio. Marco le scriveva lettere appassionate e ardenti. Non lesinava complimenti. Le mandò una foto del suo cuore. Lei gli inviò una foto del suo polso e del collo. Poi arrivarono poesie romantiche. Bianche, senza rima ma vivide. All’ora di pranzo trovò un bouquet di rose fuori dalla porta. La sera, una bottiglia di spumante a letto. Con Massimiliano si sentiva una vera donna. Dimenticava le emicranie e la menopausa. Indossò le sue scarpe preferite e si mise un abito da sera.
Iniziò la doppia vita. Voleggiava tra la felicità e i doveri. Era diventata snella e attraente. Comprò un pigiama di seta, un rossetto rosso e una gonna corta.
Il marito continuava a tacere. Non entrò più nella camera da letto. All’improvviso Massimiliano sparì. Non trovava pace. Rileggeva le sue poesie e messaggi, sedeva per ore nel loro ristorante. Scrutava i corrieri con lo sguardo. Poi scoprì che aveva una nuova amante. Sembrava che il suo cuore si spezzasse in mille pezzi alla notizia. Non poteva respirare, come se qualcuno le avesse tolto l’ossigeno. Uscì dalla camera con gli occhi umidi, e fuori dalla porta c’era suo marito. Fissava un punto, una lacrima scendeva lungo la sua guancia. Piansero insieme. Lui la abbracciò e parlò.
Provava a esprimere tutti i suoi sentimenti, ma le parole si intrecciavano, come se inciampasse su rocce taglienti. Quanto amore aveva in sé, quante parole mai dette…