Voglio Vivere per Me Stesso: La Mia Ricerca dell’Autenticità

Oh, Giulia, ciao! Sei venuta da tua madre? gridò la vicina dal balcone.
Buongiorno, signora Rosa. Sì, da mamma.
Potresti parlare con lei? sospirò la donna. È completamente diversa dopo il divorzio, poverina.
Cosa intende dire? si irrigidì Giulia.
Ho problemi a dormire, mi sveglio presto. Lho vista una mattina, verso le cinque, scendere da un taxi. E sembrava diciamo, non al suo solito. Forse un po stordita. Tutti i vicini spettegolano. Alla sua età! E poi, perché ha cacciato via tuo padre? Sì, ha sbagliato, ma chi non ha peccati? Tanti anni insieme e ora divorziano che sciocchezza.

Grazie, signora Rosa, disse Giulia, ingoiando a fatica. Parlerò con lei.

Con queste parole, si affrettò verso casa. Sua madre aveva davvero cacciato suo padre sei mesi prima, dopo averlo scoperto a tradirla. Giulia laveva pregata di non decidere in frettatutto può succedere. Ma sua madre era stata irremovibile. E la cosa più strana? Non era caduta in depressione, come ci si sarebbe aspettati, anzi, sembrava piena di vita. Vestiti nuovi, balli, locali, amichecose che non aveva mai fatto prima.

A Giulia faceva fatica accettarlo. Lei stessa stava per sposarsi, pianificavano dei figli. E sua madrein giro per locali fino allalba? Che nonna sarebbe? Come presentarla alla suocera, se una lavora a maglia e laltra si diverte nei club?

Quando entrò in casa, la madre la accolse con un sorriso largo e una teiera in mano. Non indossava un vecchio accappatoio, ma un elegante completo beige. Unghie curate, pedicure, ciglia fintesi vedeva che si godeva la vita.
Allora, come sta Andrea? chiese, posando le tazze sul tavolo.
Tutto bene, rispose Giulia, cercando di controllare il tono. E tu?
Magnifico! Ieri sera sono stata con le amiche fino allalba in un bar. Abbiamo ballato, poi karaoke. Che divertimento!

La signora Rosa mi ha detto tutto, intervenne Giulia cupa. Che sei tornata alle cinque del mattino e sembravi ubriaca.
La madre rise.
E che credevi? Al bar bevi camomilla?

Giulia non riuscì più a trattenersi.
Mamma, non pensi di esagerare?
In che senso?
Beh, diciamo, non hai più ventanni. Che balli, che locali? Tu dovresti essere un esempio. Sarai una nonna!
Sono una donna che finalmente è libera. Non vivrò seguendo i copioni degli altri.
Ma hai vissuto tanti anni con papà! Come fai a voltare pagina così?

La madre tacque, poi, con calma ma fermezza, disse:
Tuo padre mi ha tradita. Non è stato un errore, ma una scelta consapevole. E io non voglio più essere solo una serva. Voglio vivere. Per me. Ho vissuto tanti anni per la famiglia. Ora faccio quello che voglio.
Ma hai quasi cinquantanni!
E allora? Non devo invecchiare a comando.

Giulia capì di essere andata troppo oltre.
Scusa, non volevo ferirti. Mi preoccupo solo.
Se ti vergogni di me, non invitarmi al matrimonio. Ma sappi una cosa: non nasconderò i miei capelli bianchi sotto un fazzoletto e non mi vestirò di gonne larghe. Ballerò e, forse, anche flirtterò. Mi sento viva.
No, mamma, voglio che tu ci sia. Solo che
Solo che la zia Rosa non approva? Beh, non importa. Io finalmente vivo.

Tornata a casa, raccontò tutto al fidanzato.
Non so come reagire.
Andrea rise:
Io dico che tua madre è fantastica. Non è caduta in depressione, ha scelto la vita. Non è un crimine essere felici.

Nel weekend, Giulia chiamò sua madre.
Mamma, andiamo allo SPA e poi in un bar con musica live?
E non ti vergognerai di me?
Dirò che sei mia sorella maggiore, rise Giulia.
Allora siamo daccordo. Ma sappi, non torniamo presto.

Quel giorno fu una svolta. Giulia capì per la prima volta la forza interiore di sua madre. E che, forse, doveva imparare da leiad essere sé stessa. A vivere non “come si deve”, ma come si sente. Perché la vita non ha età, e la felicità merita di essere vissuta, sempre.

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