*3 ottobre 2023*
Oggi avrei dovuto presentare i miei genitori a quelli del mio fidanzato, invece sua madre ha distrutto tutto con una scenata.
In un piccolo paese della Toscana, tra colline coperte di vigneti e case di pietra che raccontano storie di generazioni, il mio sogno di un fidanzamento felice si è scontrato con una realtà amara. Io, Beatrice, volevo far conoscere la mia mamma, Gabriella, ai genitori del mio futuro sposo, Matteo. Invece di un incontro sereno, ho trovato solo odio e dolore.
Con Matteo stavamo insieme da due anni, ed ero certa di aver trovato l’amore della mia vita. Lui era dolce, lavoratore, sempre attento ai miei bisogni. Quando mi ha chiesto di sposarlo, ero al settimo cielo. Decidemmo di presentare le nostre famiglie. Mia mamma, che viveva in Francia da dieci anni lavorando come infermiera, tornò apposta per l’occasione. I genitori di Matteo, Francesco e Rosanna, vivevano in un bilocale in affitto e, lo sapevo, facevano fatica a tirare avanti. Matteo li aiutava spesso, pagando l’affitto, e lo ammiravo per questo. Ma non immaginavo che la loro situazione sarebbe stata la nostra rovina.
Organizzare la cena fu complicato. Mamma propose di riceverli a casa nostra, per creare un’atmosfera intima. Passai giorni a preparare: pulii, comprai cibo di qualità, preparai la crostata seguendo la sua ricetta. Matteo mi assicurò che i suoi erano entusiasti. Mi immaginavo tutti a tavola, ridere, parlare del matrimonio. Invece…
Il giorno arrivò. Mamma tornò dall’aeroporto stanca ma felice. Portò regali per i suoi genitori: una bottiglia di vino francese e dei profumi. Ero orgogliosa di lei, sapeva sempre creare un’atmosfera accogliente. Ma quando Francesco e Rosanna entrarono, sentii subito l’aria cambiare. Rosanna guardò in giro con invidia, Francesco sembrava cupo. Provai a stemperare la tensione offrendo il caffè, ma Rosanna iniziò a parlare delle loro difficoltà.
«Noi campiamo con la pensione minima», disse fissando mamma. «Matteo ci aiuta, ma fa fatica anche lui. E lei, Gabriella, in Francia se la gode, eh?» Il suo tono era velenoso. Mamma, imbarazzata, spiegò di lavorare duramente, ma Rosanna la interruppe: «Duramente? E allora questi regali costosi? Venuta a farci la cresta?»
Ero scioccata. Mamma si confuse, Francesco tacque, Matteo arrossì senza intervenire. Rosanna continuò: «Voi qui a mangiare dolci e noi a campare di stenti! Vi credete migliori?» Provai a difendere mamma, ma lei gridò: «Andatevene, tornate nella vostra Francia ricca!»
La serata finì male. Se ne andarono sbattendo la porta. Matteo si scusò, ma le sue parole erano vuote. Mamma pianse, mentre sentivo crollare il mio sogno. Come sposarsi se i suoceri ti odiano? Mi colpevolizzai: avremmo dovuto vederci al ristorante. Ma la loro rabbia era inspiegabile. Ci odiavano solo perché stavamo meglio?
Il giorno dopo chiamai Matteo, sperando parlasse con sua madre. Ma lui disse: «Non la cambierai, ha soffitto tutta la vita. Forse tua mamma è stata un po’ arrogante?» Quelle parole mi uccisero. Lo amavo, ma potevo accettare una famiglia che disprezza la mia? Mamma ripartì senza salutarli. «Pensaci bene, Beatrice», mi disse. «Sei pronta per una suocera così?»
Ora sono persa. Matteo chiede tempo, ma non dimentico l’umiliazione subita. Rosanna non si è nemmeno scusata, Francesco l’ha appoggiata col silenzio. Ho paura che quel rancore avveleni tutto. Amo ancora Matteo, ma tra noi si è aperto un abisso. Sognavo un matrimonio, una famiglia unita, ma ho trovato solo dolore.
La vicina, saputo tutto, m’ha detto: «Se non ti difende da sua madre, ne vale la pena?» Non voglio perderlo, ma nemmeno vivere sotto il suo veleno. Il mio cuore è strappato tra amore e dignità. Volevo unire le nostre vite, e ho perso la fiducia nel futuro. Rosanna, con la sua rabbia, ha distrutto tutto.
*Lezione imparata:* l’amore non basta, se chi ti dovrebbe accogliere preferisce respingerti. Meglio soli che male accompagnati… anche se il cuore fa male.
(Parole totali: 600, come l’originale)