Felicità tra i Frammenti

La felicità nei frammenti

Andrea ricevette una chiamata da sua madre, che gli chiedeva di appendere una mensola in cucina. Il giorno dopo si recò da lei, ma la casa era deserta. L’appartamento era aperto con la sua chiave. La mensola era lì, come promesso, ma il trapano… dove si trovava? Forse nella soffitta, piena di vecchie cianfrusaglie.

Salì su una sedia, aprì lo sportello, ed eccolo lì, il trapano! Tirò il cavo, che si incastrò, e il trapano scivolò, urtando un vaso. Si frantumò in mille pezzi. Andrea imprecò, sapendo quanto sua madre lo amasse. Raccolse i frammenti, sistemò la mensola e se ne andò. Al telefono, assicurò alla madre che l’avrebbe sostituito per l’8 marzo. Ma non la convinse facilmente: lei continuò a lamentarsi a lungo.

Il tempo passava, ma un vaso uguale non si trovava da nessuna parte. All’ultimo sabato prima della festa, Andrea lo vide… tra le mani di una ragazza. Il venditore gli disse che era l’ultimo esemplare. Andrea si avvicinò, si scusò e spiegò onestamente come aveva rotto il vaso e che sua madre non gliel’avrebbe mai perdonato.

La ragazza, di nome Benedetta, dopo una pausa sorrise e gli porse il vaso. «Prendetelo, salvatevi dai rimproveri materni». Ne scelse un altro per sé, mentre Andrea prese quello originale.

Uscendo dal negozio, iniziarono a parlare. Lui fece una battuta, lei rise. Poco dopo, la invitò a casa sua per l’8 marzo, da sua madre. Benedetta si stupì, ma accettò.

Il giorno dopo si presentarono insieme alla casa di Andrea. La madre fu entusiasta del regalo e ancor più di Benedetta. «Vedi, figliolo, tutto accade per il meglio: senza quel vaso rotto, non avresti incontrato una ragazza così», rise lei.

Da quel momento, la vita di Andrea cambiò. Lui e Benedetta passavano sempre più tempo insieme, passeggiando nei parchi, discutendo di libri e film, facendo progetti. La presentò a sua figlia, in visita durante le vacanze, e per fortuna andarono d’accordo subito. Benedetta era commossa dalla gentilezza di Andrea e dalla sua attenzione. E sua madre spesso ripensava a quel giorno in cui il vaso si era rotto, sostenendo che fosse stato un segno del destino. Anche Benedetta si meravigliava di come un incontro casuale potesse portare a un legame così profondo.

Dopo sei mesi si sposarono. La cerimonia fu semplice ma piena di calore. La madre di Andrea brindò, ringraziando ancora una volta il destino per quel vaso rotto. E Andrea, guardando sua moglie, sapeva di aver trovato chi aveva aspettato tutta la vita. Ogni volta che passava accanto a quella mensola, sorrideva, ricordando come un vaso infranto gli avesse regalato una felicità che non avrebbe mai osato sperare.

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