*L’incontro imprevisto sulla riva*
Ginevra con il marito e la figlia decisero di cambiare radicalmente vita — lasciarono la caotica Milano per trasferirsi in un tranquillo paesino. Comprarono una casa, si misero a coltivare l’orto e ad allevare un paio di caprette. Iniziava una nuova avventura. La sera, Ginevra portava le capre al fiume, ammirando i tramonti e godendosi la pace.
“Mamma, ormai è buio, dove vai di nuovo con le capre?” gridò la figlia Viola, sorpresa.
“Le porto al torrente, l’erba là è più fresca,” rispose Ginevra. “Torno tra un’ora, non preoccuparti.”
Ma un’ora passò, poi due, e la mamma non riapparve. Viola si agitò e convinse il padre a mettersi a cercarla. La trovarono solo dopo un po’, seduta sulla panchina di casa, pallida e tremante, che rideva e piangeva nello stesso momento.
“Mamma, che è successo?” chiese Viola.
“Ho visto…” sussurrò Ginevra, “non un fantasma… di peggio.”
Solo un’ora prima, stava passeggiando verso il torrente come al solito. Mentre le capre brucavano, si sedette un attimo per riposare e si addormentò. Si svegliò che era già quasi notte, si alzò di scatto e andò a radunare le capre. Quelle, ovviamente, si erano infilate tra i cespugli. Ginevra le rincorse e, all’improvviso, notò che qualcosa di lungo e nero si muoveva nell’erba dietro l’ultima capra.
Pensò subito: una volpe. Il cuore le batteva forte — e se fosse rabbiosa? La bestia non mollava. La capretta Lilla iniziò a belare, Ginevra afferrò un bastone per difenderla, si preparò a colpire… quando all’improvviso la cosa saltò su, come per aggredirla.
Ma quando tutto finì e trovò il coraggio di avvicinarsi, scoprì che era… un paio di mutande giganti, impigliate nella capra con un filo da pesca. Chissà, qualcuno le aveva stese ad asciugare sui cespugli, e la capra se le era portate via.
Ginevra cadde seduta sull’erba e scoppiò a ridere. La tensione, la paura, l’adrenalina — tutto sfogato in una risata liberatoria. Proprio in quel momento, arrivarono marito e figlia a trovarla in quello stato. E a casa le vietarono tassativamente di portare più le capre al torrente — chissà cos’altro poteva “animarsi” da un momento all’altro…