Amore Infinito

Amore

Gianluca rimase a lungo immobile, fissando il telefono. Aveva già rimandato abbastanza. Infine, dopo un respiro profondo, premé il tasto per chiamare. Un tono, due… “No, non ce la faccio,” mormorò, maledicendo la propria codardia. Stava per riagganciare quando, all’improvviso, dalla cornetta giunse la voce allegra di Sandro:

“Ciao, diavolo! Dove sei finito?”

“Ciao. Eh, sai, lavoro e impegni…”

“Tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?” rispose subito l’amico.

“No, tutto a posto. E da voi come va?”

“Da noi bene. Solo che Letizia ci sta facendo impazzire. Si è innamorata, ti rendi conto? Un giorno piange, il giorno dopo balla. A volte non esce di casa, altre volte torna a notte fonda. E, soprattutto, non dice una parola, muta come un pesce. E tu? Ancora non ti sei sposato?”

Gianluca deglutì, come prima di un tuffo da un trampolino altissimo. Eccolo, il temuto momento.

“No, ma ci sto pensando,” rispose con una voce che sembrava svanire.

“Finalmente qualcuna è riuscita a conquistare il cuore dello scapolo d’oro? Era ora, amico mio, era ora. Non dimenticarti di invitarci al matrimonio, eh. Mi offenderei se ci tagliassi fuori.”

“Certo. Senza di voi non si può fare.”

“E non vieni a trovarci?”

Gianluca sapeva che sarebbe arrivata quella domanda. Ora non c’era più scampo.

“Sì, anzi… sono già qui, sono arrivato.”

“Come? E allora perché non dici niente, testardo? Sei in albergo? Antonella si offenderà. Quando vieni da noi?”

“Ehi, rallenta. Non riesco a tenere il passo con le tue domande,” rise Gianluca. “Passerò un giorno di questi.”

In realtà era arrivato mesi prima, sei per l’esattezza. Ma non era necessario che l’amico lo sapesse. Aveva comprato un appartamento, lo aveva arredato, sistemato il lavoro, e poi suo padre si era ammalato. Soprattutto, non si era fatto vivo prima per Letizia.

“Niente ‘un giorno di questi’. Capito? Ti conosco. Vieni subito qui, adesso,” insistette Sandro.

“Oggi è troppo tardi. Domani,” promise Gianluca.

“Ricordatelo, domani ti aspettiamo. Vado a dare la bella notizia ad Antonella.”

Ecco, il primo passo era fatto. Se solo l’amico avesse saputo cosa gli aveva combinato, non sarebbe stato così felice. Letizia poteva essere fiera di loro. Lui invece si comportava come un ragazzino impaurito all’idea di presentarsi ai genitori della fidanzata. “E Letizia è forte, non ha detto nulla. Incredibile, l’ho tenuta in braccio appena nata, e ora voglio sposarla.”

Ma andiamo con ordine…

***

Si conoscevano dal primo anno di università—Sandro, Gianluca e Antonella. Entrambi si erano innamorati della stessa ragazza, bella e intelligente. Piaceva a molti, ma nessuno poteva competere con Sandro e Gianluca. Per lei avevano litigato, nessuno dei due voleva cedere. Se Antonella aveva intuito i sentimenti che ardevano nei loro cuori, non lo aveva mai fatto vedere, trattandoli entrambi con la stessa affettuosa distanza, senza mai approfittarsene.

I ragazzi impazzivano, quasi arrivando alle mani. Poi fecero un patto: se lei avesse scelto uno dei due, o qualcun altro, nessuno avrebbe interferito. Ma ognuno continuava a cercare di attirare la sua attenzione. Antonella, però, non dava preferenze. Non restava che aspettare.

Alla fine del terzo anno, Antonella improvvisamente mostrò interesse per Gianluca. Lui fu sopraffatto dall’orgoglio. Sandro invece impazzì di dolore, ma un patto era un patto. Si allontanò così tanto da smettere di andare all’università, pur di non vederli insieme.

Gianluca comprò una bottiglia di vino e andò dall’amico. Passarono la sera a bere e parlare. Alla fine, Gianluca capì di non amare Antonella con la stessa intensità di Sandro. Lui, davvero, non poteva vivere senza di lei.

Risolse la cosa semplicemente: finse di essere interessato a un’altra ragazza. Antonella, ovviamente, si ingelosì, lo affrontò tra lacrime e accuse. Proprio come Gianluca aveva previsto, trovò conforto accanto a Sandro.

E Sandro l’amava così tanto che presto Antonella ricambiò i suoi sentimenti. Gianluca, certo, provò gelosia, ma sapeva che con Sandro sarebbe stata più felice. Non si pentì mai della sua scelta. Né Sandro né Antonella capirono il ruolo che aveva avuto nella loro felicità.

Si sposarono subito dopo la laurea. Gianluca fu testimone alle nozze. Nove mesi dopo, Antonella mise al mondo una bambina. Gli amici andarono insieme all’ospedale con i fiori in mano. L’ostetrica esitò, non sapendo a chi consegnare il fagottino avvolto nel nastro rosa.

Sandro fece un passo avanti, prese la bambina, ma poi la passò a Gianluca.

“Prendila tu, ho paura di non reggerla, sono troppo emozionato,” sussurrò.

Gianluca la prese, sbirciò tra le coperte e vide un piccolo miracolo: labbra rosa a forma di cuore, un nasino a bottone e guance di velluto. Il suo cuore si riempì di un calore così forte che gli occhi gli si riempirono di lacrime. “Avrebbe potuto essere mia figlia,” pensò.

Pochi giorni dopo, Gianluca partì improvvisamente. Prima a Bologna, poi al Nord. Quando tornava in vacanza, andava a trovare gli amici. Letizia cresceva identica alla madre. Da ragazzina con le treccine era diventata una bellissima giovane donna. Invidiò, in modo buono, la felicità dei suoi amici. Lui invece non aveva mai trovato quella donna che gli avrebbe rubato il cuore. Ci furono storie, ma mai abbastanza serie per un matrimonio.

***

Con Letizia aveva sempre avuto un rapporto speciale. Forse per quel momento in ospedale, quando il cuore si era riempito d’amore. Tornato in vacanza questa volta, rimase colpito da quanto fosse cresciuta, quanto assomigliasse ad Antonella, la ragazza di cui era stato innamorato. Non gli corse incontro come al solito, non lo baciò sulla guancia. Il suo imbarazzo lo attribuì semplicemente alla crescita.

La vacanza finì troppo presto. I genitori invecchiavano, si ammalavano, e Gianluca cominciò a pensare di tornare in città per stare vicino a loro. Si salutarono a casa, perché sarebbe partito all’alba con il treno per Milano, e poi in aereo per Trento.

Il treno era quasi vuoto. Gianluca si sistemò vicino al finestrino e chiuse gli occhi, sperando di dormire. Sentì qualcuno sedersi di fronte a lui. Aprendo gli occhi, vide Letizia. Il sonno svanì all’istante.

“Che ci fai qui?” chiese sorpreso.

“Ti accompagno. So che non mi prendi sul serio, ma devo dirtelo… Ti amo,” disse senza giri di parole, lasciandolo senza fiato.

“Ti voglio bene anch’io. Da quando ti ho vista. Come una figE mentre il sole tramontava dietro le colline toscane, Gianluca capì che l’amore, a volte, arriva quando meno te l’aspetti, e che il cuore non conosce età né confini.

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