Allora, abbiamo costruito questa grande casa per niente? sbottò la suocera. Almeno ridatemi metà dei soldi!
Devo parlarti seriamente disse la donna dai capelli corti, sedendosi di fronte a Chiara. Prima che tu sposi mio figlio, ci sono cose che devi sapere.
La giovane bionda, magrolina, fissò perplessa la futura suocera, che stava vedendo solo per la terza volta.
In sintesi, se vuoi entrare nella nostra famiglia, devi capire che le persone più importanti per Luca sono i suoi genitori! annunciò con fierezza Antonella. Non abbiamo bisogno di una nuora che comandi mio figlio.
Io comando? la interruppe Chiara.
Ascoltami fino alla fine, per favore! Un po di pazienza ribatté seccamente la donna.
La ragazza abbassò subito lo sguardo, imbarazzata. Non voleva contrariare la madre di Luca.
Stavano insieme da poco e Chiara non voleva passare per la rompiscatole.
Dunque riprese Antonella la nostra famiglia ha un piano: non appena Luca si sposerà, ci trasferiremo nella casa quasi finita. Vivremo tutti insieme come una grande famiglia felice!
Fantastico! esclamò la ragazza, forzando un sorriso.
La suocera alzò un sopracciglio, sorpresa. Non si aspettava unaccettazione così immediata.
Sono felice che tu sia daccordo! Credo che andremo damore e daccordo le strizzò locchio Antonella.
Da quel momento, cominciò a elogiare Chiara con Luca, sottolineando quanto fosse meravigliosa, intelligente e premurosa.
Visto il sostegno, Chiara si sforzò di compiacere ancora di più la suocera. Le portava piccoli regali, con o senza motivo, mostrandosi sempre attenta.
Un anno dopo, temendo che il matrimonio saltasse, Antonella spinse Luca a fare il grande passo.
Quando hai intenzione di chiederle la mano? gli diceva quasi ogni giorno. Potrebbe scappare e te ne pentirai
Dopo un po di riflessione, Luca propose a Chiara, che accettò felice.
I genitori del ragazzo pagarono il matrimonio, convincendo Chiara di aver scelto bene.
I primi tre mesi, i novelli sposi vissero in affitto, finché Antonella annunciò entusiasta: La casa è pronta! Preparate le valigie, faremo lo stesso noi!
Perché? Stiamo bene qui! sbuffò Chiara, che non voleva vivere con i suoceri.
Come, perché? si stupì Antonella. Avevamo deciso che, finita la casa, ci saremmo trasferiti tutti!
Trasferitevi pure, chi ve lo impedisce?! rispose Chiara con tono altezzoso, cambiando atteggiamento.
Antonella rimase senza parole per alcuni secondi.
Aspetta, me lavevi promesso ricordò calma la suocera.
Non importa cosa ho detto allora. Ora non voglio più vivere con voi! replicò decisa Chiara. Staremo separati! Ah, visto che ve ne andate, noi ci trasferiamo nel vostro appartamento.
Cosa? Non fare il passo più lungo della gamba! ringhiò Antonella. Presuntuosa! aggiunse furiosa, riattaccando.
Chiara rimase a sentire i toni di linea per un paio di secondi prima di riagganciare, sconcertata.
Appena finita la chiamata, sentì squillare il telefono di Luca in cucina.
Capì che Antonella stava chiamando per lamentarsi di lei.
Mezzora dopo, quando Luca riagganciò, Chiara entrò in cucina. Dal suo viso capì che era arrabbiatissimo.
Cosa succede? le chiese severo.
Cosa cè che non va? Chiara incrociò le braccia.
Mia madre ha chiamato. Chiede dei soldi
Quali soldi? Per che cosa? la notizia la lasciò sbigottita.
Per la casa. Cosa le avevi promesso prima del matrimonio? domandò Luca, accigliato. Di viverci tutti insieme?
Niente fece finta di nulla Chiara.
Avevi approvato il progetto, no? insistette lui.
E allora? Allepoca sì, ora no distolse lo sguardo.
Io non lho mai sostenuto, pensavo fosse una perdita di tempo! La casa è rimasta incompiuta per tre anni, ma dopo le nozze lha finita. Tutto per colpa tua! sbottò Luca.
Bene, lha finita, e allora? scrollò le spalle Chiara. Qual è il problema?
Luca non fece in tempo a rispondere: Antonella richiamò. Ma lui prese una decisione furba: passò il telefono a Chiara.
Ecco, parlale tu!
Appena sentì la voce della nuora, Antonella attaccò:
Rimborsatemi la casa!
Che rimborso? Sei impazzita? rispose seccata Chiara.
Labbiamo costruita per niente, grazie a te? sindignò Antonella. Datemi almeno metà del costo!
Quale metà?! borbottò Chiara.
Cinquantamila euro! Mi dovete cinquantamila euro! urlò Antonella. Altrimenti
Che farete? Non ho firmato niente! ribatté maliziosa Chiara.
Allora non ci vedremo più! minacciò la suocera.
Perfetto! sorrise Chiara e riattaccò.
Antonella cominciò a chiedere i soldi a Luca, che fu costretto a versarle mille euro al mese.
Così mi ripagherai tra dieci anni! sbuffò la madre. O vi trasferite, o aumenti la cifra.
Senza altra scelta, Luca accettò.
Chiara, però, disapprovò. E dopo sei mesi, la coppia si lasciò per sempre.