Credevo che il mio matrimonio andasse bene, finché un’amica non mi ha fatto una domanda che mi ha sconvolto

**Diario personale**

Credevo che il mio matrimonio andasse bene, finché unamica non mi ha fatto una domanda.
Mi sono sposata giovanissima, spinta da un grande amore. Ci siamo frequentati per quattro anni prima di diventare marito e moglie. Abbiamo passato tanto insieme.

Viviamo insieme da più di sei anni. Ho piena fiducia in mio marito, così come in me stessa. Luca è dolce, premuroso e attento. Mi aiuta sempre con le faccende domestiche. Non è luomo più coraggioso o forte, e neppure si può dire che sia bello, ma ha unanima straordinariamente gentile, un mare di positività e una fede nel bene che mi dà la forza per affrontare le situazioni più difficili.

Però è indeciso, incapace di prendere decisioni, e non vuole mai uscire dalla sua zona di comfort o fare progressi. È anche molto timido. In sei anni di vita insieme, non è cambiato affatto.

Non si cura di sé né della sua salute. Ogni cambiamento lo spaventa. Luca ha quasi dieci anni più di me. Io ne ho ventisei, e amo la vita. Ho un lavoro fantastico, ho comprato la mia macchina, e stiamo pagando il mutuo per la nostra casa a Milano. Poi, laltra giorno, la mia amica Giulia mi ha chiesto: «Ma a cosa ti serve, lui?».

È stata la fine della mia felicità. Ora sono qui, a pensare: «Davvero, a cosa mi serve?».

**Lezione:** A volte, le domande più semplici sono quelle che scuotono tutto. Forse la risposta non è mai stata così ovvia.

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Credevo che il mio matrimonio andasse bene, finché un’amica non mi ha fatto una domanda che mi ha sconvolto