**Una Sorpresa di Capodanno per la Suocera**
A tavola, durante la cena di Capodanno da mia suocera, Rosalba De Luca, sedevo godendomi la sua insalata russa e aspettando il rintocco della mezzanotte. All’improvviso, mio marito, Alessandro, estrasse dalla tasca una busta e, con un sorriso, la porse a sua madre: “Mamma, ecco i biglietti per l’Egitto, hai sempre sognato il mare! E ho aggiunto anche il treno per Milano, così puoi raggiungere l’aeroporto senza problemi.” Stavo per lasciar cadere la forchetta dallo stupore. L’Egitto? Milano? Era mai possibile che il mio Sandro, che di solito regalava fiori e cioccolatini, avesse organizzato un viaggio ai confini del mondo? Restai immobile, sgranando gli occhi, mentre mi chiedevo: quando aveva avuto il tempo di organizzare tutto? E perché io, sua moglie, ero l’ultima a saperlo?
Sandro ed io siamo sposati da cinque anni e ogni Capodanno lo passiamo con i suoi genitori. Rosalba è una donna vivace, ha lavorato come insegnante tutta la vita e ora, in pensione, si dedica al giardinaggio e al volontariato. Adora raccontare di come, da giovane, sognasse di viaggiare, ma senza mai spingersi oltre la Romagna. “Magari un giorno vedrò il mare e le piramidi!”, sospirava, mostrandoci vecchie cartoline dell’Egitto. Io credevo fossero solo fantasie, come dire “vorrei andare sulla Luna”. Invece Sandro aveva ascoltato ogni sua parola. Ed io, ingenua, non avevo avuto il minimo sospetto che stesse preparando una sorpresa del genere.
Quella sera la tavola era colma di leccornie: insalata russa, cotechino, arrosto di vitello, panzerotti—Rosalba si era veramente superata. Eravamo tutti insieme, brindavamo, ridevamo. Io aiutavo la suocera in cucina, tagliavo le verdure, tutto procedeva come sempre. Poi, all’improvviso, Sandro si alzò come per fare un brindisi, ma invece tirò fuori quella busta. “Mamma,” disse, “hai sempre fatto tutto per noi, ora è il tuo momento.” Rosalba aprì la busta, lesse e i suoi occhi brillarono. “Sandro, davvero? L’Egitto? Ma è… è il mio sogno!” Stava per piangere dall’emozione, lo abbracciò forte, mentre io rimanevo lì, fulminata.
Francamente, ero sconvolta. Non che fossi contraria—Rosalba meritava quel regalo, era una donna meravigliosa. Ma perché Sandro non mi aveva detto nulla? Pianifichiamo insieme le spese, scegliamo i regali insieme! Io le avevo regalato una sciarpa e una crema per le mani, e lui… biglietti per l’Egitto! Era come se io le avessi portato un mazzo di margherite e lui uno smeraldo. Sorrisi, la congratulai, ma dentro mi ribolliva tutto. Quando ci ritrovammo soli in cucina, sussurrai: “Sandro, quando hai fatto tutto questo? E perché non me ne hai parlato?” Lui scrollò le spalle: “Valentina, volevo che fosse una sorpresa per mamma. Tu avresti detto che era troppo costoso.” Troppo costoso? Magari avrei accettato, ma almeno avrei voluto saperlo!
Rosalba era al settimo cielo. Cominciò subito a pianificare: “Devo comprare un cappello, il sole in Egitto è cocente! E una valigia nuova, quella vecchia è tutta sfilacciata.” Ascoltavo, annuivo, e intanto pensavo: questo Sandro è un vero cospiratore! Aveva persino organizzato il treno per Milano, per evitare che sua madre avesse problemi con i cambi. Era molto dolce, ma mi sentivo esclusa. Anch’io avrei voluto partecipare a quel regalo, aggiungere qualcosa di mio, sentirmi parte di quella felicità. Invece ero lì a battere le mani come una spettatrice.
Tornando a casa, non resistetti e sbottai: “Sandro, sei stato grandioso, ma sono tua moglie, avresti potuto dirmelo. Non è un semplice regalo, è un viaggio intero!” Mi guardò come si guarda un bambino capriccioso e disse: “Valentina, non fare storie, volevo che mamma si emozionasse. Tu avresti detto qualcosa.” Avrei parlato? Ma io so tenere i segreti! Ma discutere era inutile—Sandro era già felice del successo della sua missione, mentre io mi sentivo un po’ tradita. Non per i soldi, ma perché non aveva condiviso con me quella gioia.
Il giorno dopo chiamai un’amica per sfogarmi. Lei rise: “Valentina, tuo marito è un genio delle sorprese! Sii contenta che tua suocera vada in Egitto e non a zappare l’orto!” Sorrisi, ma dentro ero ancora amareggiata. L’amica mi consigliò: “Digli che la prossima volta deve fare una sorpresa anche a te.” E diE così, mentre Rosalba preparava le valigie, io iniziavo a sognare un futuro viaggio con Sandro, magari a Venezia o a Parigi, purché questa volta fossi io a ricevere la busta con i biglietti inaspettati.