Ho 58 anni. Vivo sola, ma non mi sento sola.

Ho 58 anni e vivo da sola, ma non mi sento sola. Mio marito ed io ci siamo lasciati molti anni fa, e da allora ho imparato ad apprezzare la mia libertà e indipendenza. Ho un solo figlio, Matteo, che ha trent’anni. Siamo molto vicini, e questo riempie la mia vita di gioia. Di recente, Matteo si è sposato, ma nonostante ciò, il nostro rapporto è rimasto caloroso e sincero come prima. Mi chiama spesso, chiacchieriamo al telefono per ore, ridiamo e ricordiamo il passato. Sua moglie, Chiara, è una ragazza meravigliosa—aperta, gentile e di buon cuore. Sono felice che mio figlio abbia scelto una compagna così.

Vivo in una piccola ma accogliente casa alla periferia di Firenze. È un posto tranquillo, con un giardinetto dove mi piace passar tempo. Coltivo fiori e qualche ortaggio—è il mio hobby e una fonte di grande soddisfazione. I vicini sono gentili e affiatati: spesso ci facciamo visita per un caffè e ci raccontiamo le novità. A volte scherzo dicendo che la mia vita è come una telenovela: c’è sempre qualcosa da raccontare.

Prima lavoravo come contabile, ma ora sono in pensione, e questo mi ha regalato più tempo per me stessa. Amo leggere—soprattutto gialli e romanzi rosa. A volte rivedo vecchi film che mi riportano indietro nel tempo. E adoro anche lavorare a maglia: calze, sciarpe, a volte anche maglioni—per Matteo e Chiara. Loro ridono dicendo che li sommergo di regali, ma vedo nei loro occhi che apprezzano.

Certo, ogni tanto mi assale la malinconia per il passato. La giovinezza, il primo amore, i sogni condivisi con mio marito—tutto questo rimane nella memoria. Ma non mi lascio sopraffare dalla tristezza. La vita mi ha insegnato a essere forte. Il divorzio è stato difficile, ma non mi pento: mi ha dato la libertà di essere me stessa. Ora vivo con la sensazione che ogni giorno sia un’opportunità. Di recente, per esempio, mi sono iscritta a un corso di inglese. Vorrei viaggiare, magari anche all’estero. Matteo sostiene questa idea e dice che posso ancora dare del filo da torcere ai più giovani.

Mio figlio è il mio orgoglio. È un ingegnere, responsabile e determinato. Ho sempre cercato di essere per lui non solo una madre, ma anche un’amica. Condividiamo tutto: lui mi racconta del lavoro e dei suoi progetti, io gli parlo delle mie piccole gioie quotidiane. Il suo matrimonio è stato un evento speciale per me. Ero emozionata, ma è stato tutto perfetto: risate, balli, gli occhi felici degli sposi. Chiara è entrata velocemente nella nostra famiglia, e le sono grata per il calore che mi dimostra.

A volte penso al futuro. Certo, sogno dei nipoti, ma non voglio affrettare Matteo e Chiara—hanno tutta la vita davanti. Voglio che si godano questo tempo insieme. Intanto, io vivo la mia vita gioendo di ogni giornata. Alla mia età ho capito che la felicità non sta nelle cose grandi, ma nei piccoli dettagli. Nel sorriso di mio figlio, in una chiacchierata intima, in un fiore che sboccia nel giardino. Non sono sola, perché il mio cuore è pieno di amore e calore.

La vita è un viaggio, e sono grata per ogni tappa. C’è ancora tanto da scoprire, e sono pronta per nuove avventure. Magari prenderò un cane—Matteo insiste che mi serva un “compagno”. Chissà, forse sarà il mio prossimo passo. Per ora, godo di ciò che ho e ringrazio il destino per mio figlio, per il nostro legame, e per ogni piccola gioia che un nuovo giorno mi regala.

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