Fiducia Infranta: Un Racconto di Tradimento Imperdonabile

“Fiducia Spezzata: una storia di tradimento che non si può perdonare”

— Oh, Lara! Ciao, tesoro — si bloccò la suocera, aprendo la porta. — Ti aspettavamo solo dopodomani.
— Buonasera, Valentina — rispose Lara con calma, abbracciando la donna. — Devo tornare al lavoro lunedì, hanno accorciato le ferie… Ho deciso di rientrare prima.
Mio marito e nostro figlio sono da voi?

La suocera esitò.
— Luca c’è, ma Paolo… è uscito per accompagnare una sua collega, Elisa. Non vi siete sentiti?

Ora toccò a Lara stupirsi.
— Non rispondeva al telefono. E chi sarebbe questa Elisa, se posso sapere?

— Niente di particolare — balbettò Valentina. — Paolo ha portato Luca qui per il weekend, e Elisa… era in macchina con lui. Io… l’ho invitata a prendere un tè con la torta.

— Ma certo, come non invitarla… E dove sono adesso? Sono partiti da molto?
— Due ore fa — rispose la suocera, abbassando lo sguardo.
— Fantastico — replicò Lara freddamente, dirigendosi verso il figlio.

Dentro di sé ribolliva. Abbracciò il piccolo Luca, cinque anni, lo prese con sé e, dopo un frettoloso saluto, tornò a casa. In macchina, il bambino chiacchierava allegro:
— Io, papà e zia Elisa abbiamo mangiato il gelato, siamo andati sulle giostre e poi dalla nonna! È stato divertente!

Lara annuiva, ma i suoi pensieri vorticosi la travolgevano. Per la prima volta in dieci anni era partita da sola per le vacanze — aveva vinto un soggiorno in un centro benessere per i suoi anni di servizio. Aveva finalmente l’occasione di curare la sua salute, minata da anni di gastrite e ulcera. Paolo le aveva detto:
— Vai. Mia madre ci aiuterà, ce la farò.

Lara aveva avuto dubbi, ma lui l’aveva convinta. E ora suo figlio le parlava di un bar accogliente con “zia Elisa”. Quella stessa Elisa di cui lei ignorava l’esistenza aveva già preso il tè con la suocera e portato suo figlio in giro.

A tarda notte squillò il telefono.
— Lara, ciao… Il telefono era scarico, scusa… — bofonchiò Paolo.
— Ciao. Dove sei?
— Da mia madre. Siamo rimasti a dormire qui con Luca. Tutti già a letto…

— Molto interessante. Strano, perché io, per esempio, sono a casa. Luca dorme nella sua cameretta, e tu non ci sei. Per caso sei nascosto nell’armadio?
La voce era controllata, ma carica di rabbia.

Paolo rimase in silenzio, poi riattaccò.
Quaranta minuti dopo bussò alla porta.
— Non cominciare. Tanto ormai lo sai… Sì, c’è Elisa.
— Ma sei impazzito? L’hai portata da tua madre? Hai lasciato che mio figlio passasse tempo con lei?!
— Volevo capire se poteva inserirsi nella nostra vita. Con i miei genitori, con Luca…

Lara quasi svenne dallo shock. Non era un incubo. Era la sua realtà.
— Tu… vuoi introdurre la tua amante nella nostra famiglia? E dopo? Me la presenti anche a me?

— Non esagerare. Non sapevo che saresti tornata.
Le lacrime le sgorgarono dagli occhi. Non per il tradimento. Ma perché lui non si pentiva. Parlava come se stesse scegliendo un nuovo televisore.

Lui andò a dormire.
Il mattino seguente, Lara portò Luca all’asilo e si recò dalla suocera.
— Valentina, dimmi una cosa sola: perché mi hai fatto questo? Cosa ti ho fatto di male? Ho badato a te quando ti sei rotta la gamba, ho preparato le conserve per la tua casa in campagna. Perché mi hai tradita?

La donna abbassò lo sguardo.
— Scusami. Prima che partissi non sapevo nulla. Poi… non ho saputo oppormi a Paolo. È mio figlio…

— E io cosa sono? — sussurrò Lara.
Non ci fu risposta. Lei si girò e se ne andò.

Quella sera Paolo tornò a casa.
— Credo che sul divorzio sia tutto chiaro. Parliamo della divisione dell’appartamento.
— Quale appartamento? Quello che mio padre mi ha lasciato un mese prima del matrimonio?
— Ma ci ho investito io. I lavori…
— I soldi erano dei tuoi genitori, non tuoi. Consideralo un investimento per tuo figlio.

La sua faccia si contorse.
— Metà è mia!
— Scordatelo — disse lei con fermezza. — Dopo quello che hai fatto, non c’è nulla da dividere.

Paolo iniziò a urlare, a insultarla, cercando le parole più crudeli. Lara si appoggiò al muro, tremante. Luca si svegliò e corse fuori dalla camera, spaventato. Questo la salvò. Davanti al bambino, lui non osò continuare. Se ne andò.

Lui chiese il divorzio. Non riuscì a ottenere l’appartamento.

Passò un anno.
All’inizio, il figlio andava dal padre. Poi smise — la nuova moglie di Paolo, Elisa, non lo accettava. Nemmeno con la suocera andava d’accordo.

Lara decise: era ora di chiudere quel capitolo. Vendette l’appartamento e si trasferì a Rimini. Proprio dove c’era quel centro benessere. Lì voleva ricominciare. E, per la prima volta, solo per se stessa.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

four × three =

Fiducia Infranta: Un Racconto di Tradimento Imperdonabile