«Devo pagare gli alimenti per mio fratello con il denaro ricevuto per mio figlio?»

Mi sono messa a ridere… voglio dire, con gli alimenti che il mio ex mi passa per nostro figlio, dovrei pagare anche gli alimenti per mio fratello e i suoi bambini?
Ho riso davvero. Mio fratello ha due figli da due donne diverse, e ovviamente non paga un centesimo di mantenimento. Lavora in nero, salta da un lavoretto all’altro, e ufficialmente “non ha nulla”. Le sue ex l’hanno denunciato, ma cosa ti prendi da un portafoglio vuoto?

Poi un giorno mia madre arriva da me e mi dice: «Sofia, dobbiamo aiutare tuo fratello. Una delle sue ex minaccia di denunciarlo per inadempienza, potrebbe finire in prigione. Non vuoi mica che accada, vero?»
Io sgranavo gli occhi: «Mamma, e io che c’entro? Che si arrangi da solo!» Ma lei aveva già deciso tutto: secondo lei, avrei dovuto pagare io gli alimenti per i figli di mio fratello. Con i soldi che il mio ex mi dà per nostro figlio, ovviamente.

Mi è sembrato assurdo. Uno scherzo di pessimo gusto. «Mamma, come fai a chiedermi una cosa del genere? Quei soldi servono a mio figlio, mica posso toglierli a lui per coprire l’irresponsabilità di Lorenzo!» Ma mia madre insisteva, dicendomi che “la famiglia è sacra” e che io, come sorella maggiore, “dovevo tirarlo fuori dai guai”.
Sai cosa ha fatto Lorenzo? Mi ha chiamato, tutto affranto, lamentandosi di quanto fosse difficile la sua vita e di come io potessi “risolvere tutto con un gesto”. Gli ho chiesto se fossimo seri: «Voglio dire, pretendi davvero che io tolga qualcosa a tuo nipote per te?» E lui, tranquillo: «Ma dai, Sofia, tu ce l’hai la stabilità. A me servono solo un paio di mensilità».

Mi sono rifiutata, punto e basta. Ho detto che non avrei mai sacrificato mio figlio per le sue scelte sconsiderate. Mia madre si è offesa, dicendomi che ero “egoista” e che “non tenevo alla famiglia”. Lorenzo ha sbottato, dicendo che lo avevo “abbandonato nel momento del bisogno”. Per settimane non ci siamo parlati. Mi sentivo in colpa… ma sapevo di aver fatto la cosa giusta.

Alla fine, misteriosamente, Lorenzo ha trovato una soluzione (probabilmente ha promesso soldi che non darà mai). Ma mia madre ancora oggi mi ricorda che avrei potuto “mostrarmi più generosa”. Soprattutto quando le chiedo di badare a mio figlio.

Questa storia mi ha insegnato molto. Primo: non si può lasciare che i parenti usino il senso di colpa per manipolarti. Amo la mia famiglia, ma mio figlio viene prima di tutto. Secondo: puoi aiutare chi ci prova davvero, ma Lorenzo ha sempre aspettato che qualcuno lo salvasse. Terzo: dire “no” è necessario, anche se fa male.

Ora mantengo le distanze da mio fratello. Con mia madre i rapporti si sono calmati, ma ho chiarito che non mi farò coinvolgere in queste follie. Se avete vissuto situazioni simili, ditemi: come avete messo dei limiti senza bruciare i ponti? Come si fa a non farsi sfruttare, ma neanche a perdere i legami che contano?

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