Come si fa a non notarmi?

“Come si fa a non notarmi?” sbuffava Giulia, fissando il suo riflesso nello specchio mentre si toccava le labbra con il rossetto. “Non importa, tra poco c’è il party aziendale, là lo conquisterò di sicuro!” Questa è la storia di come la mia amica Giulia ha cercato di attirare l’attenzione di un collega e com’è andata a finire.

Giulia e la sua sicurezza
Giulia è mia amica dai tempi dell’università. Ha 32 anni, è una ragazza vivace, curata, sempre al centro dell’attenzione. Gli uomini si voltano a guardarla, e lei sa come usare il suo charme. Al lavoro, nella nostra piccola azienda di informatica a Milano, Giulia è una vera stella. Lavora nel reparto marketing, è sempre impeccabile, e le sue battute durante le riunioni fanno ridere perfino il capo più serio.

Ma recentemente è arrivato un nuovo collega, Luca, e per Giulia è diventato un vero enigma. Alto, bello, con dei modi eleganti — insomma, il candidato perfetto per la sua attenzione. Peccato che Luca, a quanto pare, non notasse proprio i suoi tentativi di flirtare. Giulia mi raccontava come lo avesse invitato a prendere un caffè, e lui avesse gentilmente rifiutato, dicendo di essere occupato. Poi era “casualmente” finita con lui in ascensore, cercando di attaccare discorso, ma lui si era limitato a sorridere ed era sceso.

“Sono troppo perfetta per lui?”
Dopo l’ennesimo fallimento, Giulia è entrata nel mio ufficio sbuffando: “Ma che è, gay? Come si fa a non notare una come me?” Si sistemava i capelli allo specchio e si ritoccava il rossetto, come se si preparasse per un nuovo “attacco”. Io ho riso: “Giulia, magari è solo timido? O forse ha già una ragazza?” Ma lei era irremovibile: “No, Sara, qui c’è qualcosa che non va. Vedo come parla con gli altri, ma con me zero reazione!”

Decise che il party aziendale, previsto per la settimana successiva, sarebbe stato il suo “momento di gloria”. Giulia comprò un vestito nuovo, prenotò lo stilista e persino studiò come finire “per caso” accanto a Luca a tavola. “Là non potrà resistermi,” dichiarò convinta.

Il party e la svolta inaspettata
Arrivò il giorno dell’evento. Giulia era irresistibile: vestito rosso, trucco perfetto, sorriso smagliante. Attirava davvero gli sguardi di tutti, ma Luca, sfortunatamente, se ne stava in disparte. Ballava con altre colleghe, scherzava con i ragazzi, ma non si avvicinò mai a Giulia. Vidi che cominciava a innervosirsi, anche se continuava a sorridere.

A un certo punto notai che Luca era uscito sul balcone con il nostro collega Matteo. Parlarono a lungo, risero, e poi vidi Luca mettere una mano sulla spalla di Matteo. Anche Giulia lo vide e sbiancò. “Sara, hai visto?” sussurrò. “Ma è vero, allora?” Io alzai le spalle: “Magari sono solo amici?” Ma Giulia aveva già tratto le sue conclusioni.

Com’è andata a finire?
Dopo il party, Giulia si calmò un po’, ma rimase comunque giù di morale. Ammise che non era tanto il dispiacere, quanto l’imbarazzo: “Mi sono sbattuta tanto, e a lui le donne proprio non interessano.” Più tardi scoprimmo dai colleghi che Luca era effettivamente in una relazione, e il suo partner era un uomo. All’inizio Giulia si arrabbiò con se stessa per non averlo “capito”, ma poi scoppiò a ridere: “Almeno ora so perché non gli interessavo! E io che pensavo fosse colpa mia.”

Adesso Giulia ride di quell’episodio e dice che le ha insegnato a non essere troppo sicura di sé. Flirtare coi colleghi lo fa ancora, ma senza insistenza. E con Luca, tra l’altro, è diventata amica — alla fine è un ragazzo fantastico, solo con gusti diversi.

Se avete storie simili, raccontate: come avete reagito? Come si fa a non prendersi i rifiuti a cuore? O magari avete qualche consiglio per aiutare Giulia a “cambiare bersaglio” più in fretta? Condividete, siamo curiosi!

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