Il Segreto che Ha Diviso la Famiglia

**Il Segreto che Divorò una Famiglia**

A Sergio si ammalò gravemente la sorella, che per tutta la vita aveva creduto essere sua madre.
— Sereghino, non mi resta molto — sussurrò la donna, la voce tremante di debolezza. — Promettimi che non rivelerai a tuo fratello Luca né a tua sorella Giulia il segreto che sto per confessarti. E farai di tutto per mantenere la pace in famiglia dopo la mia dipartita…
— Lo prometto — rispose Sergio con fermezza, stringendo la sua mano gelida. La amava, nonostante lei avesse sempre preferito Luca e Giulia.
— Sereghino… noi non siamo madre e figlio… — mormorò.
Sergio si bloccò, il cuore stretto dal terrore. Cosa voleva dire?

— Luca, dobbiamo vendere la vecchia casa a Montegrotto — insisteva Giulia. — Chi vuole quel rudere in mezzo al nulla? Meglio venderla e dividere i soldi!
— Giulia, la casa non ci costa nulla. La vita è imprevedibile, potrebbe servirci! Avremo un posto dove tornare, se necessario — obiettò Luca.
— Non costa nulla? E le bollette chi le paga per questo “palazzo” con vista sui campi abbandonati? — fece una smorfia altezzosa. — Aspettare di invecchiare? Io voglio vivere ora!

Giulia lavorava come economista in un’azienda locale. Suo marito, Dario, faceva l’autista. Lei credeva di avergli fatto un favore sposandolo. La suocera, invece, sognava che il figlio lasciasse quella “sfacciata che se la spassa nei ristoranti con le amiche, e forse peggio”. La vita di Giulia era piena di litigi con la suocera e tentativi di spingere Dario a studiare per “diventare qualcuno”. Lui la prendeva alla leggera, pensando fossero capricci, e non sospettava che la moglie già cercasse qualcuno “di più promettente”. L’amore per lei si era spento, ma almeno dava una parvenza di vita alla sua routine.

Luca, invece, si credeva il più fortunato dei tre. Lavorava nel comune, avanzava in carriera e si era trasferito a Padova, dove aveva ottenuto un alloggio di servizio. Viveva con la moglie Lisa e i loro figli, Matteo e Sofia. Lo stipendio era modesto, niente lussi. Lisa aveva provato ad aprire una sartoria, ma il business era fallito, e si era rassegnata a “tenersi stretto il poco che aveva”. Luca sapeva che né Sergio né Giulia avevano figli, e in segreto sperava che la casa andasse ai suoi. Non lo diceva, ma il pensiero lo riscaldava.

Luca aveva anche un’altra famiglia: l’amante Simona e i loro due figli. Viveva con lei quasi quanto con Lisa. All’inizio aveva scelto tra le due, ma quando Lisa rimase incinta per prima, la sposò. Lei sospettava di Simona, ma taceva: non aveva dove andare, né una casa sua. Luca approfittava della situazione, fingendosi un marito modello.

— Sereghino, ciao, sono Giulia. Ho parlato con Luca, non vuole vendere la sua parte. Sostienimi! — Giulia era riuscita a contattare il fratello, sempre in viaggio per lavoro.
— Giulia, sai che non ho bisogno di soldi. Decidete tu e Luca, accetterò qualsiasi scelta — tagliò corto Sergio.
— Sei sempre fuori dai problemi di famiglia! — esplose. — Voglio divorziare da Dario, ricominciare. Mi servono soldi per una casa! Gli uomini non correranno dietro a una trentacinquenne senza un tetto! E Dario ha solo quella.
— Conosco i tuoi piani, ma non li approvo. Senza di lui ti perderesti. Ricordi quante volte ti ho salvato? — le ricordò Sergio.

A Sergio, il maggiore, andava tutto bene. Voleva aiutare Luca e tenere la casa, ma il discorso con Giulia cambiò tutto.
— Luca, Giulia vuole vendere la sua parte. Tu sei a posto coi soldi. Perché non ti regalo la mia quota e tu compri quella di Giulia? La casa sarà tua, tutti contenti — propose.
— Per chi mi hai preso? — ringhiò Luca. — Giulia chiederà il prezzo pieno! Se proprio sono disperato, la comprerò per due soldi. Ma la tua parte tienitela, non la rifiuto. Tanto sei il riccone di famiglia!

Cinque anni di differenza non impedivano a Luca di invidiare Sergio. Lo irritavano i suoi successi, gli tendeva tranelli. Anche Giulia lo esasperava, ma mantenevano una fragile tregua. Sergio, invece, li metteva a disagio con la sua calma. Giulia mascherava il disprezzo con adulazioni, Luca lo insultava apertamente.

Sergio ricordò le parole della sorella che credeva sua madre:
— Sereghino, non mi resta molto. Promettimi di non rivelare a Luca e Giulia il mio segreto, e di mantenere la pace in famiglia.

Era debole, logorata dalla malattia e dal dolore per la morte del marito, che amava più della vita. Il cuore lo aveva tradito un anno prima. Sergio, cresciuto dai nonni, non l’aveva mai incolpata. Veniva raramente, dedicando più attenzione a Luca e Giulia, ma lui l’amava e avrebbe preso su di sé qualsiasi peso.

— Sereghino, non siamo madre e figlio… Sei mio fratello… Di padre. Sei il figlio di una sua giovane amante. Ti ha cresciuto come nipote — la voce le tremava. — Mia madre, tua nonna, non volle che ti riconoscessimo. Io ti ho adottato. Amavo tanto mio padre…

Sergio non poteva crederci. La donna che chiamava madre era sua sorella. Suo nonno, suo padre.
— Perché non me l’hai detto? Dov’è mia madre?
— Non la conosco. Papà le diede dei soldi e sparì, rinunciando a te. — Sospirò. — Non te l’avrei detto, ma temo per Luca e Giulia. Giulia si butta in avventure, Luca è divorato dall’invidia. Ho fallito come madre.
— Venivi poco per colpa mia?
— No, mio marito non amava i bambini. Disse che se avessi portato Luca e Giulia, se ne sarebbero andati. Non potevo lasciarlo, lo amavo. E tu mi ami ancora?
— Ti ho sempre amato. E ora ancora di più — rispose Sergio, trattenendo le lacrime.
— Lo so. Giulia mi considera una madre indegna, Luca odia papà e serba rancore contro di me. La mia vita è stata inutile. Persino la mia casa con vista sul vecchio camposanto… Volevo sistemare il passato, ma ero già fuori tempo. Ti prenderai cura di loro?

Sergio annuì, la strinse. Aveva accettato che lei amasse più Luca e Giulia, fin dall’infanzia.

Il destino della casa si discuteva da anni. Sergio non trovava soluzioni. Luca continuava a pungerlo, Giulia cercava vantaggi. Parlavano la stessa lingua, ma le loro parole erano avvelenate.

— Luca, il vicino ha allagato la casa. Ho paura che lasci il gas aperto. La farò assicurare — disse Sergio.
Luca ci sentì una beffa: “Sono migliore di te, riccone, tu sei un fallito!”
— Grazie per l’elemosina! È tutto? — ringhiò.

Con Giulia andò peggio. Alle stesse parole rispose:
— Oh, Sereghino, cosa faremmo senza di te! Hai già pagato? Che genio!

Ma Sergio sapeva: le sue lusinghe nascondevano disprezzo. Gli faceva pena, una volta era buona, ma la vita l’aveva spezzata.

Un giorno Luca chiamò Giulia:
— Sergio ha mandato un avvocato. Ci ha regalato la sua parte, metà a te**Il Segreto che Divorò una Famiglia**

E poi, nel silenzio di quella casa ormai vuota, Sergio capì che la vera eredità non era fatta di mattoni o denaro, ma del peso di un segreto che aveva finalmente spezzato ogni legame.

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