Sei mesi con una madre ‘malata’ e un marito lontano da casa: l’incomprensione persiste

“Mio marito vive con sua madre ‘malata’ da sei mesi e non ha intenzione di tornare a casa”: Mi accusa di non volerlo capire.

Mio marito abita da sua madre ormai da sei mesi. Lei continua a fingere di stare male. Era già successo che restasse da lei per tre settimane, ma questa volta è davvero troppo. E poi lui osa accusarmi di non volerlo comprendere e di non fargli da sostegno.

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Come posso aiutare una suocera che simula malanni solo per rovinare il nostro matrimonio? Lega suo figlio a sé nel modo più semplice: fingendosi debole e indifesa. Ho già vissuto con questa donna. Grazie, non commetterò lo stesso errore due volte.

Sua madre ha preso malissimo la notizia del nostro matrimonio con Luca. Non ha mai nascosto il suo disprezzo per questa unione. Non voleva litigare apertamente, perché desiderava che il figlio la vedesse come una madre perfetta, ma ogni volta cercava di provocarmi, trovando sempre qualcosa di cui lamentarsi.

Io non cado nei suoi tranelli, anche perché non siamo mai state costrette a vederci spesso. Avevamo il nostro appartamento, dove io e Luca abbiamo deciso di vivere. E anche questo, ovviamente, non le andava giù. È dura controllare la vita di un figlio che non è più sotto il tuo tetto, e ancora più difficile imporsi su una nuora che non ha alcuna intenzione di piacerti a tutti i costi.

Ma la madre di mio marito ha trovato un’altra strategia. Non è certo la prima a pensarci. Si è inventata di essere gravemente malata e bisognosa di cure continue.

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Luca, che non aveva mai affrontato un simile gioco psicologico da parte della madre, si è lasciato ingannare completamente, passando ogni giorno da lei. La “povera vecchietta” aveva così tanti disturbi che sarebbe dovuta diventare un caso di studio. Ogni ospedale si sarebbe battuto per averla come paziente.

Soffriva di pressione alta, poi di pressione bassa, dolori al petto, male alla schiena, scricchiolii alle ginocchia e svenimenti. Ma devo ammettere che mi ci è voluto un po’ per capire che era tutta una farsa. Pensavo fosse solo lo stress. Il suo adorato figlio si era trasferito con un’altra donna – era normale che il suo corpo ne risentisse.

La prima volta che mia suocera è “stata male” e mio marito è rimasto da lei una settimana, ho preparato una valigia e sono corsa ad aiutarlo. Credevo fosse davvero grave. Il primo giorno, la sua recita era perfetta.

Ma dopo due giorni ho notato che tutti questi sintomi sparivano non appena Luca usciva di casa. Mia suocera stava improvvisamente benissimo, piena di energia. Però, non appena mio marito rientrava, ricominciava a lamentarsi.

Ho parlato con Luca dei miei dubbi, ma naturalmente non mi ha creduto. Lei recita così bene. Io, però, non mi faccio ingannare. Ho preso le mie cose e sono tornata a casa.

Mio marito è rientrato qualche giorno dopo, dicendo che sua madre stava meglio. Evidentemente, la gioia di vedermi andar via era stata la vera medicina. Ma qualche settimana dopo, è ricominciata la commedia.

Mi fa impazzire che ogni volta che lei “sta male”, mio marito si trasferisce da lei per chissà quanto tempo. Stranamente, guarisce solo quando suggerisco di chiamare un dottore. Una persona sana non può ammalarsi così spesso, ci deve essere una spiegazione.

Quando la madre di Luca capisce che potremmo davvero chiamare un medico, magicamente guarisce. E mio marito, una volta sicuro che la “povera mamma” sia fuori pericolo, torna da me.

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Ma questa situazione va avanti da sei mesi. All’inizio c’era un motivo valido: un intervento al ginocchio. Due anni fa era caduta e il dottore aveva consigliato l’operazione per evitare problemi futuri.

Dopo l’intervento, le era stato prescritto riposo assoluto per una settimana. Mio marito è rimasto con lei, come farebbe qualsiasi figlio amorevole. Non avevo nulla da dire, era giusto così.

Ma né dopo una settimana, né dopo un mese, Luca è tornato a casa. Sua madre ha iniziato a fingere di non essere ancora guarita. Poteva camminare, ma raccontava a Luca di essere caduta, di non riuscire ad alzarsi mentre lui era al lavoro.

Da sei mesi mio marito vive con lei, bevendo ogni sua parola. Nessun medico trova nulla di grave, l’operazione è andata bene, può camminare senza bastone. Non corre, ma si muove senza problemi. Ma che ne sanno i dottori?

Gli ho dato un ultimatum: o torna a casa per sempre, o preparo i documenti per il divorzio. Adesso lui mi accusa di non amarlo e di non capirlo. Non è con un’amante, è con sua madre, che ha “bisogno” di lui.

Tutte le mie amiche mi chiedono cosa sto aspettando, è chiaro che dovrei lasciarlo. Forse è arrivato il momento di ammetterlo, anche se fino all’ultimo ho sperato che mio marito apra gli occhi.

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