I figli non mi chiamano più a vedere la nipotina, hanno assunto una tata di nascosto per non incontrarmi.
Mia figlia non vuole più parlare con me. Non risponde nemmeno al telefono. Crede che io abbia portato la sua famiglia al divorzio. Ma non è colpa mia, è stata lei a chiedermi aiuto.
Bianca si è sposata a 18 anni. Conobbe Matteo appena tornato dal servizio militare. E così scoppiò la passione. Mollò gli studi e prese una brutta strada, non voleva nemmeno sentire i miei consigli. Dovetti ospitarli a casa mia per evitare che andassero in affitto. All’inizio andava tutto bene, e anche dopo il matrimonio ci intendevamo. Poi Bianca rimase incinta e iniziò a lamentarsi di ogni cosa, dicendo che cucinavo e lei aveva la nausea. Insistetti perché andassero a vivere da soli.
Con i suoceri ci accordammo per contribuire all’acquisto di una casa, sapevamo che da soli non ce l’avrebbero fatta. Cercai di chiamare il padre di mia figlia, speravo che aiutasse a risolvere la questione della casa. Lui rispose di aver già pagato gli alimenti e di non doverci più nulla.
Quando Bianca partorì, la aiutai tantissimo. Passavo tutto il mio tempo libero con la nipotina, così lei poteva riposare. Ma presto cominciò a fingere malesseri, inventava disturbi per scaricarmi le responsabilità.
Li lasciavo spesso uscire insieme, al cinema o al ristorante, e persino andare in vacanza dieci giorni da soli. A me piaceva stare con la bambina, non era un problema. Certo, ero stremata, ma cosa non si fa per la felicità di una figlia?
Quando tornarono a casa, proposi a Matteo di fare qualche lavoro in casa. Lui dopo il lavoro se ne stava sempre sdraiato, anche se aveva un orario comodo. Portai io i materiali e mi presi la nipotina per due settimane. Mandai anche una squadra di operai, così lui non si sarebbe affaticato troppo. E allora iniziarono le accuse. Pare che a Matteo non piacesse che io comandassi. Ma cosa potevo fare, se lui non muoveva un dito?
Dopo i lavori, le nostre relazioni si interruppero. I bambini smisero di invitarmi, assunsero una tata alle mie spalle per evitarmi. Certo, mi sentii ferita, ma per il mio compleanno chiamai tutta la famiglia. Bianca venne con la bambina, da sola. Matteo non mi fece neanche gli auguri per telefono. Mi fece così male. Io li avevo aiutati, pagato i lavori… Meritavo davvero questo trattamento?
Matteo mi urlò contro, dicendo che ero insopportabile con le mie imposizioni. Disse che era padrone in casa sua e che non voleva più vedermi.
Non so, forse ho esagerato con l’aiuto, ma volevo solo il meglio. Ora Bianca litiga sempre con suo marito e dà la colpa a me. Piange al telefono, mi riempie di rimproveri. A quanto pare, Matteo ha già parlato di divorzio. Non mi fanno più vedere la nipotina, non posso neanche sentirne la voce.
Io ho vissuto per loro… cosa devo fare adesso? Perché mi odiano così tanto?
