Auguri, signora! esclamò solennemente luomo, consegnandomi un aspirapolvere per il nostro anniversario di matrimonio. E già la mattina dopo, il mio “regalino” lo lasciò senza parole!
Ragazze, immaginate. Io e mio marito, Roberto, festeggiamo ventanni insieme. Le nozze di porcellana! Ventanni di matrimonio non sono uno scherzo, vero? È una vita intera.
Io, ovviamente, aspettavo questo giorno, mi preparavo. Sognavo qualcosa di romantico, capite? Una cena in un ristorante elegante, un piccolo viaggio, o almeno un bel mazzo di fiori e parole dolci.
Tutto il giorno ho girato per casa, apparecchiando la tavola, indossando il mio vestito più bello. Roberto, invece, era sparito fin dal mattino per “faccende”, sorridendo in modo enigmatico. Ero piena di aspettative, convinta che avesse preparato una sorpresa.
Poi è tornato. Solenne come un generale in parata. E ha portato in casa due enormi scatole.
Auguri, amore mio! dice.
Mi porge la scatola più piccola, orgoglioso. Trattenendo il fiato, la apro. E cosa trovo? Un aspirapolvere. Ragazze, nuovissimo, supertecnologico, con la funzione lavaggio, ma, per lamor del cielo, un ASPIRAPOLVERE!
Rimango lì, immobile, incapace di crederci. Un aspirapolvere. Per il ventesimo anniversario. Ma come si fa, eh?! E Roberto, ignorando il mio sguardo sbalordito, trascina la seconda scatola in salotto. Enorme.
E questo dice, strappando limballaggio è il nostro regalo di coppia!
Ne tira fuori un televisore al plasma gigantesco. Quelli che occupano unintera parete. Quello che sognava da mesi. Che furbacchione!
La sera avremmo dovuto festeggiare. Ma a tavola cero solo io. Lui era davanti alla sua nuova tv, cambiando canali come un bambino felice. Si è voltato verso di me, masticando la mia insalata, e ha chiesto:
Allora, signora, che ne dici del mio regalo? Pratico, no?
Quella parola “signora” è stata la goc
