Il mio matrimonio non è mai avvenuto: ho avuto un figlio e lui ha sposato chi ha scelto sua madre.

Il mio matrimonio non doveva avvenire: ho dato alla luce un figlio e Marco ha sposato la donna scelta da sua madre.

A volte, il destino si sgretola in un istante, come un castello di carte costruito con speranza, amore e fiducia nel futuro. Poi, tutto si trasforma in tradimento, dolore e solitudine. È successo anche a me.

Mi chiamo Daria, e sono pronta a condividere la mia storia, che non posso ancora raccontare senza lacrime nonostante siano passati anni.

Io e Marco siamo stati insieme per quasi un anno. Era un amore vero, leggero, caldo e sincero. Lui era premuroso, attento, e sembrava che parlassimo la stessa lingua. Dopo sei mesi di relazione mi sono trasferita da lui, e poco dopo abbiamo presentato la domanda per il matrimonio civile. La data era fissata, i genitori si preparavano con gioia, mia madre aveva già ordinato un vestito per sé. E sembrava che anche sua madre fosse felice della nostra unione. Mi accoglieva con il sorriso, portava torte fatte in casa, diceva che ero “proprio quello che serviva” a suo figlio.

Marco è cresciuto in condizioni difficili: suo padre ha abbandonato la famiglia quando lui era ancora un bambino, per andare con un’altra donna, poi ha divorziato di nuovo ed è scomparso. Forse è per questo che Marco era così legato alla madre, la cui opinione contava moltissimo per lui.

Dieci giorni prima del matrimonio ho scoperto di essere incinta. Volevo fare una sorpresa e dirlo il giorno della festa. Mio padre, uomo di vecchio stampo, avrebbe potuto ricevere una notizia simile prima del matrimonio con grande shock. Sognavo di rivelarlo quando mi avrebbe accompagnata orgogliosamente all’altare.

I preparativi per il matrimonio erano in pieno svolgimento: scegliemmo le decorazioni della sala, discutevamo il menù, provavamo il primo ballo… E all’improvviso, una settimana prima del matrimonio, al compleanno di mia madre, Marco annunciò che il matrimonio non si sarebbe fatto. Perché… il bambino non era suo.

Quelle parole furono uno shock non solo per me, ma anche per tutta la mia famiglia. I miei genitori non sapevano nemmeno della mia gravidanza. Chiesi inorridita cosa intendesse, e allora Marco mi mostrò una foto: io su un passaggio pedonale accanto a un uomo sconosciuto. Scattata da lontano, con un angolo che dava l’illusione di vicinanza. Diceva che quella era “la prova” del mio tradimento.

Cercai di spiegare che non conoscevo quell’uomo, che probabilmente era solo un passante casuale. Ma Marco non ascoltava. Era sordo alle mie parole, come se avesse già deciso di credere a una menzogna.

Quella stessa notte mia madre si ammalò, per la vergogna e l’umiliazione. Perché doveva contattare i parenti e dire che il matrimonio era annullato. Che sua figlia era incinta e il fidanzato era fuggito, lasciandola alla porta dell’ospedale.

Cinque mesi dopo, ho dato alla luce un figlio. Lo chiamai Andrea. I miei genitori, nonostante tutto, mi hanno sostenuto. Anche se vedevo quanto fosse difficile per loro. Hanno tenuto duro per me e per il mio bambino.

Di Marco ho cercato di non pensare. Ma poi qualcuno mi ha raccontato la verità. Sua madre non mi ha mai voluta nella sua famiglia. Troppo “semplice”, non brava a giocare, ad adattarsi, a essere “comoda”. Ha convinto suo figlio a spezzare il fidanzamento e a inscenare una farsa con la foto. E al mio posto gli ha imposto Agnese, figlia di una famiglia influente, con buoni legami e denaro.

Marco ha sposato Agnese pochi mesi dopo il nostro dramma. Ma la vita rimise presto le cose al loro posto. Agnese non era chi diceva di essere. Mise subito sua suocera al suo posto, occupò tutta la casa e non permise a nessuno di interferire nei loro affari. Marco non resistette. Si trasferì a lavorare in Germania e più tardi chiese il divorzio.

Recentemente ha iniziato a scrivermi tramite i social media. Si scusa, dice che ha capito tutto, che vuole avere rapporti con Andrea. Che non importa di chi sia figlio, l’importante è essere vicino a lui.

Ma non posso più credergli. La mia fiducia è stata completamente distrutta. Non voglio che mio figlio cresca vicino a una persona capace di un tale tradimento. Che non ha ascoltato il suo cuore, ma ha seguito le istruzioni della madre. Che ha scelto la menzogna, la convenienza, la codardia.

Sì, so che bisogna saper perdonare. Ma non voglio riportare nella mia vita chi una volta ha scelto di tradirmi. Ho imparato a essere forte. Ho imparato a non aspettare. Ho imparato a essere madre senza l’aiuto di un uomo. Ho Andrea, il mio senso, il mio amore, la mia forza.

E Marco… che viva pure con la sua coscienza. Se gli è rimasta anche solo una goccia di quell’amore che una volta mi ha giurato, capirà perché non gli ho aperto la porta quando ha bussato dopo dieci anni.

E forse, sarà questo il suo vero castigo.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

eight + eighteen =

Il mio matrimonio non è mai avvenuto: ho avuto un figlio e lui ha sposato chi ha scelto sua madre.