Ho raggiunto tutto senza amore: Mi sono sposata per convenienza e mi sento benissimo!
Sono felice e non me ne vergogno.
Quello che voglio raccontare non ha nulla a che fare con dramma. Niente lacrime, rimpianti o speranze infrante.
Sono felice.
Vivo la vita che molte donne sognano, e l’ho ottenuta senza amore.
Invece di perdere anni a costruire una carriera o aspettare il “principe azzurro”, mi sono sposata con un uomo molto più grande di me, ma che mi ha dato tutto ciò che desideravo.
Mi ha permesso di vivere una vita bella e tranquilla, piena di comfort e sicurezza per il futuro.
Ho scelto la stabilità piuttosto che le illusioni.
Mentre le mie amiche con ottimi diplomi faticano a sbarcare il lunario, io abito in una casa accogliente, guido un’auto splendida e non conosco la preoccupazione per la mancanza di denaro.
Ho tempo per me stessa. Vado in saloni, mi prendo cura del mio corpo, viaggio.
L’unica cosa che mi è richiesta è essere bella e restare sempre accanto a mio marito.
E sapete una cosa? Va benissimo così.
Lui è orgoglioso di me.
Mi porta con sé a incontri di lavoro, mi presenta ai suoi amici, mostra a tutti quanto questo legame sia importante per lui.
Negli ultimi due anni abbiamo viaggiato per il mondo, accumulando un’incredibile quantità di ricordi.
E ora stiamo aspettando il nostro primo bambino.
Il giudizio? Non me ne importa.
So che molte persone parlano alle mie spalle.
“Si è venduta”, “si è sposata per interesse”, “ha puntato sui soldi, non sui sentimenti”…
Non me ne importa.
Quando ascolto queste chiacchiere, sorrido semplicemente.
Non devo dimostrare nulla a nessuno.
Specialmente a chi è ogni giorno in balia del lavoro, dei figli, dei problemi domestici, di un marito che non sa guadagnare e della paura infinita di arrivare a fine mese.
Cosa offre loro il grande amore, se alla fine sono esauste e infelici?
Che provino a pagare l’affitto con “sentimenti veri”. Che provino a nutrire i propri figli con “affetto sincero”.
Nella vita è tutto più semplice: o hai soldi, o hai problemi.
Io ho scelto i primi.
Una lezione che ho appreso da bambina.
Sono cresciuta in povertà.
I miei genitori erano persone istruite, ma i loro modestissimi stipendi non bastavano nemmeno a coprire i debiti.
Ricordo come vivevamo di stipendio in stipendio.
Ricordo come mia madre si privasse di tutto per comprarmi un caldo cappotto in inverno.
Ricordo come mio padre fosse inquieto perché non poteva permettersi qualcosa di più che il cibo più economico.
Invidiavo le ragazze che andavano al mare con i loro genitori.
Mi odiavo per non poter avere ciò che avevano altri.
E allora ho promesso a me stessa: Il mio futuro sarà diverso.
Mio figlio non dovrà mai vergognarsi dei suoi vestiti.
Non mi chiederà soldi per la gita scolastica, sapendo che non potrò darglieli perché non ci sono.
Non vedrà le mie lacrime la notte, mentre conto gli spiccioli in attesa dello stipendio.
Crescerà sicuro e felice.
L’amore è meraviglioso. Ma senza denaro non vale nulla.
Non sono contro l’amore.
Ma l’amore senza stabilità porta solo sofferenza.
Care ragazze, se leggete queste righe, potreste giudicarmi.
Ma quando non avrete nulla per sfamare i vostri figli, quando sarete stanche di combattere per sopravvivere, quando il vostro cosiddetto “amore” non sarà d’aiuto di fronte alla realtà, ricorderete le mie parole.
Una donna costretta ogni giorno a lottare per guadagnarsi da vivere non può essere felice.
Prima o poi si arrabbierà.
Si deluderà nel scoprire che il marito è debole.
Inizierà a compiangersi.
Non voglio compiangermi.
Voglio vivere.
E io vivo.