Abbiamo davvero costruito la nostra casa invano?

Allora, abbiamo costruito questa grande casa per niente? sbuffò la suocera. Almeno restituitemi metà del costo!

Devo parlarti seriamente, disse la donna dai capelli corti, sedendosi di fronte a Giulia. Prima che tu sposi mio figlio, ci sono cose che devi sapere.

La giovane bionda, un po mingherlina, fissò con aria interrogativa la futura suocera, che vedeva solo per la terza volta.

In sostanza, se vuoi entrare nella nostra famiglia, devi capire che per Matteo i genitori vengono prima di tutto! annunciò orgogliosamente Antonella. Non abbiamo bisogno di una nuora che comandi mio figlio.

Io comando? la interruppe Giulia.

Ascoltami fino in fondo, per favore! Mostra un po di pazienza, replicò seccamente la donna.

La ragazza abbassò subito lo sguardo, imbarazzata. Non voleva contrariare la madre di Matteo.

Stavano insieme da poco, e Giulia non voleva passare per quella antipatica.

Dunque, continuò Antonella, la nostra famiglia ha un piano: appena Matteo si sposa, ci trasferiamo nella casa che è quasi finita. Vivremo tutti insieme come una grande famiglia felice!

Fantastico! esclamò la ragazza, forzando un sorriso.

La donna alzò un sopracciglio, sorpresa dalla risposta. Non si aspettava che la futura nuora accettasse così in fretta.

Sono felice che tu sia daccordo! Credo che andremo damore e daccordo, le fece locchiolino Antonella.

Cominciò allora a lodare Giulia con suo figlio, sottolineando quanto fosse meravigliosa, intelligente e premurosa.

Vedendolo e pensando che un po di sostegno non avrebbe fatto male, Giulia si sforzò di compiacere ancora di più la donna.

Le portava piccoli regali, con o senza occasioni, dimostrandosi attenta.

Un anno dopo, temendo che suo figlio e Giulia non si sposassero, Antonella spinse Matteo a fare il grande passo.

Quando hai intenzione di chiederle la mano? gli domandava quasi ogni giorno. Potrebbe scapparti e te ne pentirai

Dopo un attimo di riflessione, convinto che avesse ragione, Matteo chiese a Giulia di sposarlo, e lei accettò con gioia.

Le spese del matrimonio furono coperte dai genitori del ragazzo, il che convinse Giulia di aver scelto bene.

I primi tre mesi, i novelli sposi vissero in un appartamento in affitto, poi Antonella annunciò entusiasta che la casa era pronta.

Su, preparate le vostre cose, faremo lo stesso anche noi! informò la donna suo figlio e la nuora.

Perché? Stiamo bene qui! brontolò Giulia, che non voleva vivere con i suoceri.

Come, perché? si stupì la suocera. Avevamo concordato che, finita la casa, ci saremmo trasferiti tutti!

Trasferitevi pure, chi ve lo impedisce?! rispose Giulia con tono altezzoso, cambiando improvvisamente atteggiamento.

Antonella rimase così scioccata che tacque per alcuni secondi.

Aspetta, me lavevi promesso, le ricordò con calma.

Non importa cosa ho detto allora. Ora non voglio più vivere con voi! dichiarò Giulia decisa. Vivremo separati! E visto che ve ne andate, io e Matteo ci trasferiremo nel vostro appartamento.

Cosa? Non venirmi a raccontare sciocchezze! sbottò la suocera. Sfacciata! aggiunse furiosa, riattaccando.

Giulia ascoltò il tono di occupato per due secondi, poi riagganciò a sua volta, sbalordita.

Appena finita la chiamata, sentì squillare il telefono di suo marito in cucina.

La giovane tese lorecchio e capì che Antonella stava chiamando Matteo per lamentarsi di lei.

Mezzora dopo, quando il marito terminò la conversazione, Giulia entrò in cucina.

Dal suo viso, capì che era turbato e arrabbiato. Matteo la fissò e chiese severo:

Che succede?

Che cosa? Giulia incrociò le braccia.

Mia madre ha chiamato. Chiede dei soldi

Soldi? Per cosa? La notizia lasciò la ragazza sconcertata.

Per la casa. Cosa le avevi promesso prima del matrimonio? chiese Matteo, aggrottando le sopracciglia. Di viverci tutti insieme?

Niente, Giulia fece finta di non capire.

Hai approvato il progetto della casa, vero? incalzò lui.

E allora? Allepoca sì, ora non più, distolse lo sguardo.

Io non lavevo sostenuto, pensavo fosse una perdita di tempo! La casa è rimasta incompiuta per tre anni, ma dopo il matrimonio lhanno finita. Tutto per colpa tua! sbuffò Matteo.

E quindi? Giulia scrollò le spalle. Qual è il problema?

Suo marito non fece in tempo a rispondere: la madre richiamò. Ma lui prese una decisione astuta: porgendo il telefono a Giulia, disse:

Ecco, parla tu con lei!

Appena Antonella sentì la voce della nuora, attaccò.

Restituitemi i soldi della casa! dichiarò decisa.

Quali soldi? Sei pazza? ribatté Giulia irritata.

Abbiamo costruito questa casa per niente, per colpa tua? si indignò la suocera. Allora ridateci almeno metà del costo!

Ma che metà! borbottò Giulia tra i denti.

Duecentomila euro! Ci dovete duecentomila euro! urlò Antonella al telefono. Altrimenti

Altrimenti cosa? Non ho firmato niente! replicò Giulia maliziosa.

In tal caso, non vi vedremo più! minacciò la suocera.

Perfetto! sorrise Giulia, chiudendo la chiamata.

Antonella cominciò a chiedere i soldi a Matteo, che dovette versarle duemila euro al mese.

Ci vorranno anni a ripagarmi così! si arrabbiò la madre. O vi trasferite nella casa, o aumentate la somma.

Senza soldi extra da dare, Matteo accettò.

Giulia, invece, disapprovò. E dopo sei mesi, la coppia si separò per sempre.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

1 × two =

Abbiamo davvero costruito la nostra casa invano?