Abbiamo davvero costruito questa casa per niente?
Allora, abbiamo costruito questa grande casa per niente? sbottò la suocera. Ridatemi almeno metà dei soldi!
Devo parlarti seriamente disse la donna dai capelli corti, sedendosi di fronte a Giulia. Prima che tu sposi mio figlio, ci sono cose che devi sapere.
La giovane bionda, esile, fissò con aria interrogativa la futura suocera, che vedeva solo per la terza volta.
Insomma, se vuoi entrare in famiglia, devi capire che le persone più importanti per Luca siamo noi, i genitori! annunciò con orgoglio Antonella. Non ci serve una nuora che comandi mio figlio.
Io comando? la interruppe Giulia.
Ascoltami fino in fondo, per favore! Mostra un po di pazienza replicò la donna con tono brusco.
La ragazza abbassò subito gli occhi, imbarazzata. Non voleva contrariare la madre di Luca.
Stavano insieme da poco e Giulia non voleva passare per quella antipatica.
Dunque continuò Antonella la nostra famiglia ha un piano: appena Luca si sposa, ci trasferiamo nella casa che è quasi finita. Vivremo tutti insieme come una grande famiglia felice!
Fantastico! esclamò la giovane, forzando un sorriso.
La donna alzò un sopracciglio, sorpresa da quella risposta. Non si aspettava che la futura nuora accettasse così in fretta.
Sono contenta che tu sia daccordo! Penso che andremo damore e daccordo le strizzò un occhio Antonella.
Cominciò allora a elogiare Giulia con il figlio, sottolineando quanto fosse meravigliosa, intelligente e premurosa.
Vedendo questo e capendo che un po di sostegno non avrebbe fatto male, Giulia si sforzò di compiacere ancora di più la suocera.
Le regalava piccoli pensieri, con o senza occasioni, per dimostrare la sua premura.
Un anno dopo, temendo che il figlio e Giulia non si sposassero mai, Antonella spinse Luca a fare il grande passo.
Quando hai intenzione di chiederle la mano? gli chiedeva quasi ogni giorno. La ragazza potrebbe andarsene e te ne pentirai
Dopo un po di riflessione, Luca, convinto che avesse ragione, propose a Giulia, che accettò con gioia.
Le spese del matrimonio furono coperte dai genitori di lui, convincendo Giulia di aver scelto bene.
I primi tre mesi, gli sposi vissero in un appartamento in affitto, poi Antonella annunciò entusiasta che la casa era pronta.
Su, preparate le valigie, faremo lo stesso! disse al figlio e alla nuora.
Perché? Stiamo bene qui! fece la bocca storta Giulia, che non voleva vivere con i suoceri.
Come, perché? si stupì la suocera. Avevamo concordato che appena pronta, ci saremmo trasferiti!
Trasferitevi pure, chi ve lo impedisce?! rispose Giulia con tono altezzoso, cambiando improvvisamente atteggiamento.
Antonella rimase così scioccata che stette in silenzio qualche secondo.
Aspetta, me lavevi promesso le ricordò con calma.
Poco importa cosa dicevo allora. Ora non voglio più vivere con voi! dichiarò Giulia decisa. Vivremo separati! Anzi, visto che andate via, io e Luca prenderemo il vostro appartamento.
Cosa? Non montarti la testa! ringhiò la suocera. Boriosa! aggiunse furiosa, riattaccando.
Giulia sentì il telefono squillare dal marito, in cucina.
Capì che Antonella stava chiamando Luca per lamentarsi di lei.
Mezzora dopo, quando Luca finì la chiamata, Giulia entrò in cucina.
Dalla sua faccia capì che era arrabbiatissimo.
Che succede? le chiese severo.
Cosa cè che non va? Giulia incrociò le braccia.
Mia madre ha chiamato. Vuole dei soldi
Quali soldi? Per cosa? la notizia la lasciò di sasso.
Per la casa. Cosa le avevi promesso prima del matrimonio? domandò Luca accigliato. Che avreste vissuto insieme?
Niente fece finta di non capire Giulia.
Avevi approvato il piano della casa, vero? incalzò lui.
E allora? Allora sì, ora no distolse lo sguardo.
Io non lavevo mai appoggiato, pensavo fosse una stupidaggine! Per tre anni è rimasta incompleta, poi lha finita appena ci siamo sposati. Tutto per te! sbuffò Luca.
Beh, lha finita, e allora? alzò le spalle Giulia. Qual è il problema?
Il marito non fece in tempo a rispondere che la madre richiamò. Ma lui ebbe unidea:
Ecco, parla tu con lei! le passò il telefono.
Appena sentì la voce di Giulia, Antonella attaccò:
Ridatemi i soldi della casa! ordinò duramente.
Quali soldi? Sei pazza? rispose seccata Giulia.
Labbiamo costruita per niente, per colpa tua? si indignò la suocera. Datemi almeno la metà!
Ma che metà! borbottò Giulia.
Cinque milioni di euro! Mi dovete cinque milioni! urlò Antonella. Altrimenti
Altrimenti cosa? Non ho firmato niente! replicò maliziosa Giulia.
Allora non ci vediamo più! minacciò la suocera.
Perfetto! sorrise Giulia, riattaccando.
Antonella cominciò a chiedere soldi a Luca, che le versò cinquemila euro al mese.
Ci metterai dieci anni a ripagarmi! sbuffò la madre. O aumenti la somma, o vi trasferite.
Luca, senza soldi extra, accettò.
Giulia no, e dopo sei mesi si lasciarono per sempre.